FIGC, Rivoluzione Tavecchio: cambia la norma sulla discriminazione territoriale
Dopo l’annuncio di Conte sulla panchina della nazionale, l’era Tavecchio procede con un altro botto.
Il Consiglio Federale infatti ha modificato la norma sulla discriminazione territoriale. Nella fattispecie a cambiare sono gli articoli 11 e 12 del codice di giustizia che, a livello di illecito disciplinare, mettevano sullo stesso piano la discriminazione razziale e quella territoriale.
La chiusura dei settori o degli stadi, che tanto aveva fatto discutere lo scorso anno, adesso sarà regolamentata con pene “graduali“, a discrezione del Giudice sportivo.
Una decisione destinata a far discutere, ma Tavecchio afferma: “La modifica intende evitare provvedimenti drastici e vuole favorire interventi più ponderati“.
La norma, che l’anno scorso aveva fatto “vittime” la Roma, il Milan, l’Inter, il Torino, la Juventus, il Bologna, il Verona e la Fiorentina, ma anche il Latina in serie B e l’Ascoli nella Lega Pro, cambia in questo senso, come si legge sul sito gazzetta.it: la modifica stabilisce che non costituisce più comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, la condotta che direttamente o indirettamente comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale.