Athletic Bilbao-Napoli 3-1, le pagelle basche: hola chico, que Mikel Rico!
L’Athletic Bilbao sconfigge il Napoli, meritando alla fine la qualificazione ai gironi di Champions League.

Rico l’uomo simbolo di questa squadra, che non molla davvero mai. Ecco le pagelle biancorosse.
IRAIZOZ 6 – Incolpevole sul gol di Hamsik, per il resto non corre grandi pericoli.
DE MARCOS 6.5 – Più esterno di centrocampo che terzino, arriva spesso sul fondo mettendo palloni invitanti.
GURPEGI 6 – Stilisticamente non è Beckenbauer, però risulta comunque efficace contro gli avanti napoletani.
LAPORTE 6 – L’unico limite è la lentezza: arginata quella, questo ragazzo ha veramente le capacità per diventare un ottimo difensore.
BALENZIAGA 5 – Il suo errato disimpegno di testa costa l’1-0 napoletano;. errore che un terzino non dovrebbe mai fare… Fortunatamente per lui, l’Athletic grazie a questo si sveglia e seppellisce il Napoli.
ITURRASPE 6 – Ha potenzialità enormi, ma per ora non si capisce bene se sia mediano, mezz’ala o regista. Né carne, né pesce, ma comunque fa il suo.
RICO 8 – Un inesauribile mastino, arriva su tutti i palloni e li offre ai suoi compagni per iniziare la manovra. Quando attacchi è in attacco, quando difendi è in difesa. Delizia pure la platea con un sombrero. What else?
SUSAETA 5 – Neanche oggi, in mezzo alla buona prestazione dei suoi compagni, riesce a raggiungere la sufficienza. Impalpabile, il telecronista non lo nomina mai.
dal 72′ UNAI LOPEZ 6 – Un bel talentino. Potrà impressionare…
BENAT 6 – Non gioca una cattiva partita. Abbastanza ordinato e preciso, risulta però troppo scolastico, limitandosi solo al compitino di unire i reparti.
dal 58′ IBAI GOMEZ 6.5 – Entra, rispetto al compagno, con la voglia di spaccare il mondo; infatti ci prova dal primo minuto, riuscendo a scardinare la difesa napoletana (tutto meno che inespugnabile) nel gol del 3-1.
MUNAIN 6 – Non fa niente di che, ma tanto basta a mettere inquietudine nella retroguardia napoletana.
dall’84’ SAN JOSE’ S.V.
ADURIZ 7.5 – Vivacchia aspettando gli errori dell’avversario, e appena questi arrivano, non perdona. Mette dentro le uniche palle giocabili, tranne all’80esimo, quando ciabatta incredibilmente un pallone da spingere solo in rete. Calo di concentrazione, ma ci sta.