Lazio-Cesena 2-0, le pagelle dei biancocelesti: che sorpresa Braafheid
La Lazio domina contro il Cesena e porta a casa i tre punti non steccando, dunque, l’esordio in campionato all’Olimpico.
Berisha 6: giornata di ordinaria amministrazione per l’estremo difensore;
Basta 6,5: in assoluto tra i migliori della Lazio. Sempre molto concentrato in fase difensiva, non fa mai mancare il suo supporto, di qualità, alla fase offensiva;
Gentiletti 6,5: ottimo esordio dell’ex San Lorenzo. Fisicità, forse un’irruenza un po’ eccessiva; sicuramente tanta sostanza. Sempre molto attento, cerca spesso con successo la giocata di anticipo. Buone qualità anche in fase di impostazione. Il Cesena visto all’Olimpico non è forse il miglior test, ma il centrale argentino ha tutte le carte in regola per far bene in Serie A;
De Vrij 6: dopo l’esordio da incubo a San Siro, una giornata tranquilla per il centrale olandese;
Braafheid 6,5: l’oggetto misterioso del mercato biancoceleste si rivela un ottimo acquisto. Sicuramente un’arma in più per Pioli. Tanta corsa, senso tattico e soprattutto tanta facilità nel cross;
Biglia 6: Pioli lo preferisce ancora a Ledesma. Il regista della Nazionale argentina fatica ad imporsi. Si limita a svolgere il compitino ma potrebbe e dovrebbe fare molto di più;
Parolo 6: non particolarmente brillante fino all’undicesimo della ripresa quando su un cross di Candreva si inserisce da vero rapace in area di rigore trovando l’inzuccata che vale il raddoppio capitolino;
Lulic 6: probabilmente il migliore della mediana biancoceleste, si divora il gol del possibile 2-0 facendosi respingere dall’estremo bianconero quello che può definirsi a tutti gli effetti un rigore in movimento;
Candreva 7: è l’anima della Lazio. Dice messa e porta la croce. Segna prima e regala l’assist del 2-0 a Parolo poi. Corre, dribbla, ripiega e riparte. Oggi probabilmente anche meno egoista del solito. Semplicemente determinante;
Keita 6: molto più al centro del gioco rispetto alla trasferta di Milano, alterna cose buone ad altre meno buone. Tocca molti palloni ma non trova quasi mai lo spunto;
Djordjevic 6: a prima vista non brilla anche perché, paradosso in una partita dominata nel gioco e nelle occasioni, quasi mai messo in condizioni di battere a rete. Fa però un gran movimento e gioca spesso di sponda per l’inserimento degli esterni e dei centrocampisti d’attacco. Da un centravanti ci si aspettano i gol, ma a volte lo schieramento tattico richiede anche altro;
Klose 6: il Campione del Mondo entra nella ripresa al posto di Djordjevic cercando, invano, di finire sul tabellino dei marcatori. Sfodera però un bell’assist per il terzo gol capitolino;
Mauri 6,5: entra a partita in corso al posto di Lulic, trova un inserimento dei suoi e sigla il 3-0 con un sinistro chirurgico;
Felipe Anderson s.v.
Pioli 6,5: la sua Lazio prende in mano il gioco sin dall’inizio e stordisce il Cesena impedendogli di entrare in partita. Possesso palla, intensità, cambi di gioco e tanto movimento. Questo, una novità rispetto agli ultimi anni, il tessuto tecnico e tattico di una squadra che ha chiara la filosofia di gioco ma sta ancora oliando i meccanismi. Ma che intanto ha portato a casa i tre punti.