Lazio: Lorik Cana rischia una maxi squalifica di 18 mesi
Era inevitabile che la partita Serbia-Albania avesse delle conseguenze.

La Uefa ha deciso infatti di aprire un’inchiesta sugli incidenti che hanno portato alla sospensione della partita, valida per le qualificazioni a Euro 2016. Nei confronti dei serbi per il lancio di fumogeni, l’invasione di campo dei tifosi e l’insufficiente organizzazione e degli albanesi, per essersi rifiutati di tornare a giocare e per lo striscione illecito.
La Disciplinare si riunirà il 23 ottobre a Nyon, ed esaminerà anche la posizione del capitano dell’Albania per aver placcato il tifoso: “Siamo stati aggrediti dai tifosi serbi. Uno di loro con una sedia si scagliava contro i miei compagni, ho dovuto difenderli. Il personale di sicurezza, invece di proteggerci, ci ha attaccato.Le mie immagini non sono buone. Perché il calcio deve essere pace e allegria. Molti bambini hanno visto quello che è successo e direi che non sono fiero di questo. Ma allo stesso tempo non mi pento, perché per me i miei compagni sono miei fratelli“, si è difeso Cana, che potrebbe rischiare, però, una squalifica pesante.Addirittura di 18 mesi, con la sua Nazionale ma anche con la Lazio.
I precedenti come questo di certo non mancano, basti pensare a Boban e a Dinamo Zagabria-Stella Rossa nel 1990, che con un calcio allontanò un poliziotto, per difendere un tifoso croato. Fu sospeso dalla Uefa per 9 mesi e disse addio al Mondiale in Italia.
Tuttavia la squalifica di Cana potrebbe anche essere ridotta, perché potrebbe entrare in gioco la legittima difesa, visto che la prima aggressione è stata da parte del tifoso serbo che ha invaso il campo. Ed ancora, in un clima infernale, il calciatore laziale, da vero capitano, si è preso la responsabilità di condurre i suoi compagni di squadra negli spogliatoi.