Lazio, la nota positiva di Empoli si chiama Djordjevic
La Lazio esce sconfitta dal campo dell’Empoli, ma ne esce con una certezza: Filip Djordjevic.

Sesto gol per il serbo, che sta viaggiando a medie alte. Visto il suo fiuto per il gol, perché lasciarlo sempre solo là davanti? Perché non dargli palle a dovere? Perché non sfruttare le sue potenzialità? Quando Candreva riesce a trovare le traiettorie giuste, Djordjevic si fa trovare pronto e fa centro. E’ successo ad Empoli, ed è successo quasi sempre, tanti i gol nati da un cross. E’ record in campionato, nessuno ha fatto di più. E allora perché non crossare in continuazione?
Djordjevic è travolgente, ha bisogno di una squadra e di un gioco che valorizzino le sue potenzialità. I cross di Candreva sopratutto e le finalizzazioni di Filip sono vincenti. Si è vero i cross arrivano ma di certo non con la continuità che serve. Il serbo è un attaccante di movimento, ma non può lanciarsi in porta da solo. I suoi tempi di elevazione si conoscono, si sono visti. E’ un attaccante tecnico, non segna banalmente. Un bomber così, con elevati margini di miglioramenti, può risolvere le partite più complicate.
La Lazio sogna un bomber da 15-20 gol, e Djordjevic può essere il sogno della Lazio.