Chievo-Lazio 0-0, le pagelle biancocelesti: bene Parolo
La Lazio esce dal Bentegodi con un pareggio che quanto meno muove la classifica dopo due sconfitte consecutive.
Marchetti 6: si limita a fare il suo quando viene chiamato in causa. Cioè praticamente mai;
Basta 6: partita ordinata anche se potrebbe forse fare di più in fase offensiva;
De Vrij 6,5: buona prestazione dell’olandese. Quando il pallone viaggia per vie aree, come oggi, è praticamente insuperabile. Un grande intervento di Bizzarri gli nega la gioia del gol a pochi minuti dal fischio finale;
Radu 6,5: alla fine Pioli cede e lo schiera centrale di difesa. Probabilmente lo vedremo in questa posizione fino a gennaio quando comunque la società farà bene a ricorrere al mercato;
Braafheid 6: vedi Basta;
Biglia 5,5: il Chievo è chiuso, la Lazio fa movimento a sprazzi. Prende e tante botte e ne restituisce altrettante. Lotta nel marasma della mediana come un leone. Però in cabina di regia, cioè quello per cui sta la, non brilla;
Parolo 6,5: corre tanto, e questa non è certo una novità. Le occasioni più pericolose della Lazio portano la sua firma. In sintesi, per distacco il migliore dei suoi;
Gonzalez 5,5: è alla prima da titolare in stagione. Decisamente fuori condizione, spesso arranca. Apprezzabile però il fatto che corra fino all’ultimo secondo appresso agli avversari;
Mauri 6: parte bene con qualche giocata illuminante sulla trequarti. Poi arretra per dare manforte a Biglia nell’impostazione. Prima di uscire sfiora quello che sarebbe stato un gran gol con un tiro al volo da fuori area. Nel complesso, prestazione sufficiente;
Candreva 6: il più volenteroso dei suoi. Il copione è sempre lo stesso: discesa sulla destra, finto dribbling a rientrare, allungo sul fondo e cross. A volte il traversone arriva tra le braccia del portiere. Altre è più insidioso ma non trova quasi mai i compagni. Ma la colpa, in questo secondo caso, non può essere sua;
Djordjevic 5,5: fa tanto lavoro sporco. Però l’attaccante sta li per fare i gol. Anche quando i compagni riescono a mettergli in area di rigore solo due palloni;
Felipe Anderson 6: quando entra dalla panchina si fa preferire a quelle, poche, volte che parte titolare. Volenteroso, potrebbe addirittura diventare incisivo se non sbagliasse sistematicamente l’ultimo passaggio;
Keita 5,5: Pioli lo manda in campo per far saltare il banco. Lui ci prova, ma non lascia il segno;
Klose s.v.