Milan-Napoli 2-0, le pagelle degli azzurri: Benitez ha perso le redini
Il Napoli perde una bruttissima partita a San Siro contro il Milan. Gli azzurri soccombono sotto tutti i punti di vista: si salva solo Ghoulam.
Mesto 5-Cerca qualche sortita offensiva senza mai incidere. Si fa saltare facilmente da Armero in occasione del secondo goal del Milan.
Albiol 5-Lo spagnolo è un calciatore totalmente diverso da quello ammirato lo scorso anno. Non comanda la difesa e non ferma mai Menez e Bonaventura. Assente ingiustificato sul secondo goal del Milan.
Koulibaly 5-Si lascia passare in una maniera facilissima da Menez in occasione dell’1 a 0. Sbaglia sempre i tempi degli interventi. Male anche in fase di impostazione.
Ghoulam 6-Nella mediocrità generale è l’unico a salvarsi. Spinge e difende con ordine.
David Lopez 4,5-Lento e in balia del centrocampo del Milan. Dovrebbe essere l’uomo dell’equilibrio ma è inesistente.
Jorginho 4-Impalpabile. Molle, senza personalità e impreciso. Nelle poche occasione in cui si fa vedere rallenta la manovra del Napoli. (Dal 61’Hamsik 5-Entra e non incide, come da un po’ di tempo a quetsa parte).
Callejon 5-La corsa non manca mai e tutto il resto che non c’è più. Ha un paio di occasioni per rendersi pericoloso ma non incide.
De Guzman 4,5-Cambia l’interprete alle spalle di Higuain ma la situazione non cambia: anche l’olandese diventa un fantasma. (dal 78′ Gargano SV).
Mertens 5-Poco concreto. Il belga sembra un altro giocatore rispetto a quello dello scorso anno. (dal 71′ Duvan Zapata 6-È il calciatore più in forma del Napoli e quando entra la squadra inizia a creare).
Higuain 5-Nervossissimo fin dall’inizio. Passa il tempo a protestare con i compagni e con l’arbitro e quando riceve palla sbaglia sempre la scelta. Meglio negli ultimi 10 minuti quando gioco al fianco di Duvan: ma da lui il Napoli si aspetta molto di più.
Benitez 4-Il tecnico spagnolo ha perso le redini del Napoli. Questa è la sensazione dopo la partita di questa sera. I suoi non lo ascoltano e non mettono in atto nessuna sua direttiva. L’atteggiamento passivo del primo tempo è insolito e la squadra ne risente. Inoltre si palesano i soliti difetti in fase difensiva.
Nel finale finalmente cambia il suo modulo mettendo Duvan, il calciatore più in forma al momento, al fianco di Higuain e la squadra inizia a creare qualcosa. Troppo poco in una partita che poteva far riprendere il terzo posto agli azzurri.