Calciopoli, De Santis spiega: “Facchetti mi chiamava. Nessuna telefonata con la Juve”
L’ex arbitro Massimo De Santis, è tornato a parlare dei fatti relativi a calciopoli e, in modo particolare del comportamento di Giacinto Facchetti, ex presidente dell’Inter venuto a mancare nel 2006.
Davanti al giudice del Tribunale di Milano, Oscar Magi, chiamato a giudicare la causa per diffamazione intenta da Gianfelice Facchetti contro Luciano Moggi, De Santis sì è così espresso:
“Facchetti mi chiamava al telefono come gli altri dirigenti, ma non mi ha mai chiesto di fargli vincere una partita, così come non l’hanno mai fatto gli altri. Sono stato l’unico arbitro su quaranta intercettato e sono stato accusato di aver fatto parte della “combriccola romana” legata a Moggi, anche se c’erano mie telefonate con tutti tranne che con la dirigenza della Juventus”.
Queste le sue parole riportate da Tuttosport.
La causa di tutto sono alcune affermazioni dell’ex dirigente juventino Luciano Moggi rivolte a Javier Zanetti: “Quello che emerge dal processo di Napoli e che emergerà ancora: le telefonate del tuo ex presidente che riguardano le griglie e la richiesta a un arbitro di vincere la partita di Coppa Italia con il Cagliari, e l’arbitro era Bertini. Ci sono le telefonate intercettate sue, le telefonate di Moratti e la telefonata di imbarazzo di Bertini, i pedinamenti, le intercettazioni illegali e anche i passaporti falsi e quindi stia zitto Zanetti, è meglio per te ed è meglio per l’Inter”.
La sentenza del processo è attesa per il 15 luglio.