Serie A, parla Cannavaro: “Rugani e Romagnoli sono in rampa di lancio, ma io e Nesta eravamo più forti”
Fabio Cannavaro, ex capitano azzurro e reduce dalla complicata esperienza come allenatore del Guangzhou, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del momento del calcio italiano.

“Nonostante la finale di Champions raggiunta dalla Juventus, direi che non si vive un’ottima situazione: bisognerebbe investire sui giovani e su nuove strutture, non c’è il coraggio per farlo”.
Cannavaro, difensore di livello e vincitore del Pallone d’Oro nel 2006, parla dei giovani compagni di reparto: “Un tempo bastava essere concentrati per fare al meglio il proprio lavoro, ora invece è necessario che si sappia giocare bene il pallone e non si insegna più a sentire l’avversario: se ci sono attaccanti da 60 reti a stagione la colpa sarà anche delle difese… I migliori difensori? Secondo il mercato sono i brasiliani, a me però piacciono molto Boateng che ha un grande fisico oltre a Miranda e Savic: la coppia Pepe-Ramos resta tra le migliori. In Italia il meglio lo abbiamo con la difesa della Juventus. Tra i giovani Rugani e Romagnoli sono in rampa di lancio, io e Nesta però alla loro età eravamo più forti: se li lasceranno crescere come si deve faranno bene”.
L’ex juventino si sofferma anche a ricordare quelli che furono i suoi grandi maestri: “Lippi mi ha insegnato a leggere le partite, Capello a gestire certi giocatori, Malesani la fase offensiva ed Ancelotti quella difensiva. Poi anche altri come Trapattoni e Sacchi, penso però che oggi sia necessario un maggiore rispetto: oggi i giovani quasi non salutano più…”.
Per finire, Cannavaro torna a parlare del calcio italiano, di cui oggi si conoscerà il calendario: “La Juventus resta sempre la favorita, mentre l’Inter mi piace per come si è rinforzata: ha acquistato diversi giocatori fisici, anche la Roma sarà un’ottima contendente a patto che non vengano ripetuti gli errori della scorsa stagione”.