Napoli, Sarri è convinto: “Il vero problema è la mentalità”
Il neo tecnico partenopeo Sarri non ha dubbi: “Il problema del Napoli è la mentalità”

Soddisfatto di questa prima fase di ritiro e dei numerosi tifosi accorsi a Dimaro, Maurizio Sarri è consapevole di dover lavorare tanto sulla mentalità della squadra azzurra: “Volete davvero sapere la differenza fra la Juve e gli altri? Quando a Empoli venivano a giocare le grandi squadre, entravano in campo in punta di piedi, convinte di prendersi tre punti facili. I bianconeri, invece, li sentivi gridare negli spogliatoi, incitarsi a vicenda manco dovessero affrontare il Bayern. Ecco è questa la mentalità che manca ancora al Napoli”. Al timone per la prossima stagione della squadra di De Laurentis, come sarà il rapporto col presidente del Napoli? “Immagino che con De Laurentiis ci saranno grandi litigate ma è quello che succede tra due personalità spiccate. Con l’intelligenza si risolve tutto”, continua Sarri che, poi, chiarisce che non è lui a proporre i nomi per il mercato in entrata: “Io chiedo giocatori con certe caratteristiche, poi ci pensa la società, mica ho il tempo di andarmi a vedere i campionati stranieri. Chiriches? Lo conosco poco…”. Chi invece può essere considerato incedibile al momento? “Callejon. Lo considero determinante e mi è piaciuto molto come si è messo a disposizione del gruppo. Sarei contento se restasse”. Qualcosa in più è chiesta invece ad Insigne e punta su Higuain: “Insigne è un grande talento, deve migliorare in fase difensiva. Higuain stupirà. Sono convinto possa fare ancora meglio”. Passando alla difesa: “Difficile insegnare nuovi movimenti a giocatori abituati da 18 anni a fare in un certo modo. Ma dobbiamo trovare equilibrio”. L’equilibrio sembra essere l’arma prescelta da Sarri per dare ordine ad una difesa e rosa che nell’ultima stagione hanno peccato non poco in questo senso.