Entella, il presidente Gozzi è sicuro: “Servono nuove forme di finanziamento”
L’Entella, dopo un lungo periodo di riposo, finalmente scenderà in campo, sabato, per dare il via al suo campionato di Serie B.

La società ligure sta partendo dal secondo turno per il ripescaggio tardivo in Serie B, dovuto al calcioscommesse che ha visto condannate alla retrocessione Catania, Savona e Teramo.
Il club avrà anche il tempo di completare il calciomercato che chiuderà, grazie a una deroga particolare, il 10 settembre. Sabato, in casa, il via con il Cesena pronto a puntare nuovamente alla Serie A. A parlare della società è proprio il presidente Gozzi. Il problema principale, secondo il patron dei biancocelesti, è proprio quello di trovare nuove forme di finanziamento per sostenere la squadra. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate a “Il Secolo XIX”: “Il problema maggiore del calcio in Italia, oggi, è reperire nuove forme di finanziamenti, slegati dai diritti tivù. Se ne sta parlando, di idee ce ne sono. Io dico, perché non aprire a una forma di azionariato popolare? A investitori individuali? Una forma codificata e legale di public company. La Fifa è contro terze proprietà e fondi privati nel calcio. Posso anche capirlo, però qual è l’asset principale di una società di calcio? Il parco giocatori e allora pensate ai ritorni che potrebbe avere il collocamento sul mercato azionario di una percentuale della rosa, diciamo il 30% dei diritti economici. In un contesto regolamentato, sotto la lente della Consob. Pensate a tutti quei tifosi che avrebbero la possibilità di acquistare un minuscolo pezzetto di un giocatore della loro squadra. Non può diventare il “sistema” risolutivo, ma potrebbe diventare una nuova forma legale per ottenere nuove risorse. Se ne ho già parlato? Sì. Certo, poi diventa una questione di volontà politica. Roba per Platini, però su una proposta del genere, organicamente strutturata secondo me si può ragionare”.