Bologna, Tacopina dispiaciuto: “Ditemi se sono stato un buon presidente”
Il Bologna continua a perdere e affonda in ultima posizione insieme al Frosinone.
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Ottimo il primo tempo dei rossoblu che riescono a spaventare la Sampdoria di Zenga. Nella ripresa, dopo l’espulsione di Rizzo, il crollo inaspettato con la rete di Eder e la fantastica realizzazione di Soriano. Delio Rossi comincia a vacillare, la panchina non è più sicura con in passato, circolano già i nomi di possibili sostituti. Il sogno resta Montella, più realistica la pista che porterebbe a Donadoni, libero dopo il fallimento del Parma.
Il presidente Tacopina non si capacita di questo inizio così difficile. Acquisti importanti sono stati fatti e la rosa è stata plasmata secondo le indicazioni del tecnico, ma i risultati tardano ad arrivare. Il patron ci tiene a ribadire il suo amore per la città di Bologna e per il club. Il dibattito mediadico con Saputo ha influenzato sicuramente l’ambiente. Ecco le sue parole rilasciate al Resto Del Carlino: “Nell’ultimo anno ho perso molti soldi, mettendo anche in secondo piano il mio lavoro. Per questo adesso dico che per me non è una questione di soldi. Io amo questa città più di tanti altri, io amo Bologna come nessun altro e per questo le ho dedicato il mio tempo. Con quella lettera, Saputo, diceva che voleva escludermi dal ruolo di presidente. Ora vi chiedo se sono stato o no un buon presidente per il Bologna. Sono triste: qui molti dirigenti hanno un ruolo grazie a me. È difficile capire perché sta accadendo tutto questo, ma non interferirà mai nelle vicende della squadra“.