FIFA, Platini non ci sta e ribadisce: “Confermo la mia candidatura, non mollerò”
Il presidente della UEFA, Michael Platini, nonostante la sospensione di 90 giorni, non ha nessuna intenzione di rinunciare alla sua candidatura a presidente della FIFA.

E così ha parlato al quotidiano Le Monde.
“Confermo la mia candidatura alla Fifa, ho ancora voglia e non mollerò. Ciò che mi infastidisce di più della sospensione di tre mesi, è il fatto di esser stato coinvolto assieme ad altri, sono stato infangato in modo vergognoso. I miei legali ricorreranno se necessario al tribunale dello sport, spero che tutto sia rapido”.
Platini è poi tornato sul famoso pagamento del 1998: “Nel 1998 ero il presidente del comitato organizzatore del Mondiale di Francia e Blatter venne a parlarmi dicendo che l’allora presidente uscente Havelange voleva me come suo sostituto e lui come segretario generale: a me però non interessava la proposta e quindi decise di avanzare la sua candidatura. Perché non c’è un contratto scritto che giustifichi quei soldi? Alla fine non incassai più quello stipendio per negligenza, in Svizzera un accordo orale vale come uno scritto, il diritto consente questo”.