San Siro non fa gol
L’ora della verità: i nerazzurri di Spalletti si giocano una buona fetta di campionato in un nuvoloso sabato sera e ancora una volta il pubblico del Meazza risponde presente per una partita piena di intrecci e insidie. Tra l’emozionante ritorno a San Siro di Zenga e una squadra che ormai storicamente mette in difficoltà l’Inter, è necessaria una prestazione all’altezza, una vittoria convincente per rilanciare le ambizioni europee nerazzurre. Stando alle parole di Spalletti il nuovo acquisto Rafinha è pronto per un posto da titolare, così come Eder: l’italo-brasiliano ha un’occasione d’oro per far bene e insidiare timidamente quel posto da titolare che è ben saldo nelle mani di Icardi, out per un risentimento muscolare e al centro di un caos mediatico da tenere fuori dallo spogliatoio.

La sterilità dell’attacco neroazzuro, che dalla scorpacciata contro il Chievo ha messo in referto solo 2 gol – firmati Mauro Icardi – è anche dovuta alle crisi prestazionali di uno spento Perisic e di un irritante Candreva, le due ali spuntate di una squadra irriconoscibile – se confrontata alla prima parte di stagione.
Eppure la squadra può contare su San Siro, come al solito, consapevole dell’importanza di una partita che può rilanciare i nerazzuri, a digiuno di vittoria dal 3/12, o inibire definitivamente il residuo entusiasmo per una stagione che sta prendendo una preoccupante piega.
Dopo la chiusura di un calciomercato che non ha riservato innesti importanti, escludendo le incognite Lopez e Rafinha, l’Inter è chiamata dal boato di San Siro a far di nuovo gioire il popolo nerazzuro.
Ma si sa, Italia – Svezia insegna, San Siro non fa gol.