Le 5 domande della settimana – Chi può salvarsi col calciomercato?
L’Atalanta di Duvan Zapata, la dimensione trovata dell’Inter di Spalletti, le difficoltà del Bologna in una lotta salvezza in cui il calciomercato può fare la differenza, il ritrovato gol del Pipita Higuain e altro nella settimana calcistico-natalizia appena trascorsa
Ogni settimana calcistica cercheremo di porci 5 domande ispirate a ciò che è successo in campo e non, in modo da sviscerare insieme ai lettori gli argomenti e le curiosità del momento. Scelte degli allenatori, giocatori rivelazioni, problemi e quant’altro saranno messi sotto la lente di ingrandimento per provare a darci delle risposte, ma in realtà il vero intento è proprio quello di porsi delle domande.
Le risposte sono sempre limitate, provvisorie, insoddisfacenti. Le domande invece sono il vero motore dell’attività mentale: un uomo che non si pone domande, o che si contenta delle risposte, non va molto lontano.
(Piero Angela)
1) Il Milan quanto ha bisogno di Higuain?
Dai piedi del Pipita passano le sorti del Milan, lui è il giocatore designato per riportare nell’Europa che conta il Diavolo e il riscatto del suo cartellino sarà determinato proprio dal raggiungimento di tale traguardo. Invece il suo riscatto morale è passato dal gol vittoria contro la Spal dopo aver ricevuto una marea di critiche, ma può anche passare dall’eventuale vittoria della Supercoppa italiana contro la Juventus il 16 Gennaio. A Gedda il Milan avrà l’occasione di alzare un trofeo e potrebbe essere la seconda supercoppa in 3 anni contro la Juve, per riuscire in una sorta di impresa servirà il miglior Higuain possibile e non quello nervoso e smanioso di vendetta visto in campionato contro i bianconeri a San Siro.
La squadra di Gattuso ha due cose in più rispetto alle romane per la corsa Champions: una è quella di non aver l’impegno europeo (da grande insuccesso potrebbe rivelarsi un fattore) e l’altra è il suo numero 9! Chiariamoci, Dzeko e Immobile sono due signori attaccanti e il peso offensivo di una squadra non è valutabile solamente dal suo centravanti, ma un campione come il Pipita con il secondo ingaggio della Serie A deve far valere i gradi e portare punti pesanti in chiave 4° posto. Il Milan ha avuto tanti infortuni e oltre Paqueta difficilmente avrà qualcosa dal calciomercato, perciò sono ancor di più determinanti il recupero di alcuni giocatori (ad es: Conti, Caldara) e la crescita di altri come Higuain e Chalanoglu per tornare in Champions League e perché no vincere un trofeo supercoppa o coppa italia che sia.
2) Come sta il Bologna?
Il Bologna ha raccolto soltano 2 punti nelle ultime 6 giornate, ha perso con Lazio e Napoli e ha raccolto un brutto pareggio col Milan in 10 nel corso 2° tempo, ciò nonostante ha dimostrato di essere una squadra viva al San Paolo e con margini di miglioramento raggiungibili. Filippo Inzaghi, stando alle fonti, ha visto rinnovata la fiducia della società e dei tifosi, sostegno che invece i tifosi bolognesi non danno più alla dirigenza bersaglio di critiche e polemiche. La rosa del Bologna non si può dire stia deludendo, perché difficilmente ci si poteva attendere molto di più, proprio per questo Saputo dovrà metter mano al portafoglio e fornire a Inzaghi elementi per cambiare le sorti. Uno dei problemi è la mancanza di qualità dalla trequarti in avanti, el Ropero Santander non sta facendo male, ma non può esser sostenuto solo dal 36enne Palacio in avanti e a tratti da un Orsolini discontinuo e poco a suo agio in una squadra così tanto improntata a un calcio difensivo e con poco possesso palla. Si è parlato di 5 acquisti di livello per puntare seriamente alla permanenza in A: Sansone, Soriano, Sturaro, Gabbiadini, Kean, sono solo alcuni dei nomi vicini al Bologna e che Inzaghi non vedrebbe l’ora di allenare. I colpi di calciomercato sono sicuramente importanti per risalire la classifica però non bastano, serve anche un atteggiamento più propositivo e una proposta offensiva che non si limiti ai contropiedi e ai calci piazzati. La situazione del Bologna è seria, molto seria, ma non è grave o almeno non è ancora irreparabile e le prossime 3 giornate contro Spal, Frosinone e Inter possono dire molto sul proseguo della stagione e di eventuali avvicendamenti in panchina. Che il calciomercato invernale abbia inizio, allora!
3) L’Inter ha trovato la sua dimensione?
Joao Mario ormai determinante per le rotazioni di Spalletti, Nainggolan riapparso bene nel 2° tempo di Empoli dopo le note vicende e Martinez sempre più importante, queste situazioni sono lo specchio del percorso di crescita che sta compiendo l’Inter. Le vittorie con Napoli e Empoli hanno mostrato due facce della stessa medaglia nerazzurra, la prima è stata ottenuta giocando un ottimo calcio, condizione atletica notevole e una preparazione tattica della gara invidiabile; mentre la seconda è stata una classica partita bloccata, non giocata bene dall’Inter e in cui la beffa sembrava aggirarsi sul Castellani e invece di nuovo sono stati decisivi i cambi e dopo il gol di Keita (4 gol e 3 assist in 767 minuti) la partita è stata in discesa. L’Inter sta consolidando il piazzamento Champions giornata dopo giornata e si tiene aperta la possibilità di giocarsi il 2° posto col Napoli, l’aumentata profondità della rosa sta dando i suoi frutti e con Coppa Italia e Europa League alle porte sarà ancor più utile avere molti giocatori a disposizione per poter competere su tutti i fronti. Il direttore sportivo Piero Ausilio ha detto in tutte le salse che il calciomercato di gennaio sarà poco utilizzato se non partirà nessuno e dunque un buon cammino nelle coppe passa molto dal ritrovare i migliori Perisic e Nainggolan perché soprattutto in Europa la loro esperienza può/deve fare la differenza. La dimensione dell’Inter e la voglia di migliorarsi è facilmente riscontrabile in quella del suo capitano, Icardi sta mostrando di saper giocare per la squadra con continuità e capacità fuori dal comune, se a questo riuscirà ad abbinare i numeri sotto porta e un maggiore coinvolgimento dei compagni in fase realizzativa, allora sì che per l’Inter potrebbe non essere peregrina l’idea di alzare un trofeo a fine stagione o quantomeno di andarci vicino. Sempre considerando che l’Europa League è la competizione più impronosticabile del vecchio continente e la Coppa Italia si gioca su pochissime partite e in quanto tale è anch’essa abbastanza episodica.
4) Chi può salvarsi col calciomercato?

Fonte: Simone Rabuffetti
5) L’Atalanta fa sul serio?
In queste giornate calcistiche natalizie l’Atalanta ha pareggiato con la Juventus e ha stravinto uno scontro diretto in trasferta. La squadra di Gasperini è ormai una certezza del nostro campionato e quindi stupisce poco vederla a 4 punti dalla Champions League e a 2 dall’Europa League al termine del girone d’andata, ma riesce comunque ad impressionare ancora per come ottiene i risultati. Infatti la ritrovata vena realizzativa di Duvan Zapata è sicuramente una delle note più lievi di questo 2018 bergamasco, il centravanti che mancava è stato trovato e Ilicic ritrovato; la rosa a disposizione del Gasp è profonda e senza punti deboli, il quarto posto resta un’impresa ardua, mentre il 6° è un obiettivo da centrare per continuare la crescita societaria con gli introiti che porta una competizione europea e per trattenere vari giocatori. Mancini e Palomino sono le ennesime mosse vincenti dell’Atalanta, due difensori di livello che si incastrano perfettamente con le idee del mister e fanno pure gol sfruttando al meglio le palle inattive e i calci piazzati. Due giocatori così hanno permesso di ruotare maggiormente Toloi, Masiello e quindi averli più freschi in determinate partite, in più il loro valore per quanto riguarda il calciomercato aumenta di mese in mese e potrebbero rappresentare delle altre plusvalenze significative. Il 2018 della Dea si è chiuso con 6 botti, a discapito dei neroverdi spesso vittime di parziali pesanti, e il 2019 potrebbe portare in dote un’altra cavalcata alla caccia dell’Europa nonostante la concorrenza per quelle posizioni sia spietata.