Fiorentina-Inter 1-3, pagelle viola: primo tempo stelle, secondo stalle
La Fiorentina lascia l’intera posta all’Inter che, cinica e determinata, vince anche con un punteggio non corrispondente allo svolgimento della gara.
La squadra di Italiano, nel primo tempo, gioca benissimo con una intensità e una manovra che non lasciano ai nerazzurri spazi di azione. La ripresa vede ribaltarsi la situazione e l’Inter segna tre volte chiudendo la partita.
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Se la Fiorentina avesse segnato la metà delle occasioni-gol avute, il risultato sarebbe stato critico per la squadra di Inzaghi, ma la “viola” è giovane ed inesperta e perde tutto, compresa la testa, quando Gonzalez si esibisce in una poco matura contestazione all’arbitro e lascia la squadra in dieci, nel momento del maggior bisogno.
PAGELLE FIORENTINA
DRAGOWSKI 5,5: nel gioco con la palla a terra e i piedi non è molto sicuro e le incertezze portano a disimpegni e rinvii sbagliati. Sul primo gol dell’Inter si fa spiazzare da Darmian, sul gol di Dzeco si butta in ritardo e magari uscire non sarebbe stato male, sul terzo gol non ha grandi responsabilità
BENASSI 6: gioca in un ruolo tutto nuovo, il terzino destro, e non fa male. All’attivo anche un paio di tiri alti la cui azione poteva avere una migliore conclusione (dal 22′ s.t. ODRIOZOLA 5,5: non entra bene in partita e fa fatica)
MILENKOVIC 6: bene nel primo tempo, roccioso ed efficace, male nella ripresa, più distratto e lento. Lascia spazi non giustificabili alla prima punta interista e dà il via alla prima e alla seconda rete.
NASTASIC 5: non va bene neanche quando la squadra gira a mille nella prima metà della gara. Lento e macchinoso, sul terzo gol neanche ha più il fiato per stare al passo di Perisic. Da rivedere magari come ottima riserva.
BIRAGHI 5,5: fa poche cose buone e ci mette grinta e sbaglia poi quasi tutto il resto. Due gol su tre dell’Inter arrivano dalla sinistra della difesa viola: la sua parte. Le sovrapposizioni nel primo tempo sono eccelse, mediocri e inutili nel secondo
BONAVENTURA 6,5: anche questa sera uno dei migliori. Regge di testa e di fiato fino quasi alla fine, cerca spunti per costruire e argina dove si deve contrastare. Solo in una occasione sbaglia a non servire il compagno lanciato a rete e in ottima posizione (dal 39′ s.t. KOKORIN s.v.: non si è visto)
TORREIRA 6,5: diga e regista molto intelligente. Sa quasi sempre intuire dove va la punta avversaria e ne impedisce o ne contrasta, l’arrivo sulla palla. Meno valido nel lancio/passaggio in profondità. Non gradisce la sostituzione (dal 21′ s.t. AMRABAT 5,5: si trova a dover arginare le avanzate centrali dell’Inter da solo, e non ha la visione del gioco come dovrebbe)
DUNCAN 7: il migliore del centrocampo viola. Fa il ruolo di interno sinistro e di punta aggiunta, fa anche il rifinitore e porta palla quando la sqaudra deve costruire e rifiatare. Gioca bene sia il primo che il secondo tempo (dal 39′ s.t. CALLEJON s.v.)
SOTTIL 6: segna un gol importante ma ne sbaglia altri tre con errori di egoismo e di inesperienza (dal 29′ s.t. SAPONARA 5: nettamente insufficiente. Non ha il fiato per giocare ai ritmi che Italiano e la partita impongono. Non sa saltare l’uomo ma preferisce sempre l’appoggio solo che contro certe squadre devi avere cento occhi e poi perdi palla ugualmente. Si possono riporre in di lui aspettative buone ma solo contro squadre di livello basso)
NICO GONZALEZ 5: la sua è una partita nella partita, nel senso del confronto personale con Skriniar. Fa delle grandi cose nel primo tempo, compreso il passaggio a rete che Sottil concretizza in gol. Commette poi uno dei più stupidi errori, ingiustificabile per un calciatore della massima serie: applaude l’arbitro che lo ha ammonito, e si fa cacciare nel momento in cui tutta la squadra avrebbe avuto maggiore bisogno del suo apporto e della sua classe.
VLAHOVIC 5,5: non è neanche colpa sua se le palle non gli arrivano o se, in azione di contropiede, il compagno pensa a se stesso e tira anzichè passare la palla al centro. Il fatto reale è che non ha brillato.
Allenatore ITALIANO 5,5: questa volta si è lasciato trasportare dall’entusiasmo della vittoria in trasferta. Ha dato alla squadra un grande gioco e il primo tempo della Fiorentina è degno di quello di una grande competizione europea. Ma per la troppa intensità del primo tempo, c’è un grosso affievolimento nella ripresa, con anche degli errori nei cambi e una visione, probabilmente stanca e offuscata, della partita. La difesa è da svegliare come condizione fisica e come mentalità.