Roma-Milan 1-2, pagelle giallorosse: esordio amaro per Lukaku
La Roma incassa la seconda sconfitta in 3 partite, la seconda consecutiva e resta ad un punto in classifica prima della sosta per le nazionali. Mourinho prova a dare la scossa dalla panchina, ma i giallorossi non hanno ne grinta ne gioco. Il Milan merita di vincere nonostante qualche fischio arbitrale un po’ incerto e discutibile. Il sold out dell’Olimpico non ha dato la spinta in più che ci si aspettava.
ROMA, PAGELLE GIALLOROSSE: SPINAZZOLA MIGLIORA, CELIK HORROR
Rui Patricio 5.5: un miracolo e un rigore procurato che lascia molti dubbi. Non può fare nulla contro la girata di Leao, lasciato libero di fare da Celik. Il numero 1 portoghese non sta dando l’apporto che ci si aspettava: sarebbe sbagliato tentare per qualche gara Svilar?
Mancini 5.5: di fisico regge, ma quando il Milan aumenta la velocità, fatica a stare dietro ai suoi avversari. Hernandez ha un altro passo, difficile stargli dietro. Serve maggiore forma che al momento latita pesantemente. (dal 79′ Pagano Sv.)
Smalling 5: un lontano parente da quello visto a Roma negli ultimi anni. Un avvio a rilento per il difensore inglese che non riesce ad anticipare, risulta lento e poco concentrato e concede troppi metri agli avversari. Con il passare dei minuti si rivede qualche chiusura delle sue, ma è troppo poco per il leader indiscusso della retroguardia giallorossa.
Llorente 5: come l’inglese, anche lo spagnolo soffre la velocità di Leao e di Pulisic. Spesso in ritardo e con poca convinzione: viene saltato frequentemente e, le poche chiusure rilevate, giungono con affanno. Ok l’impostazione, ma serve cambiare passo.
Celik 4: unica cosa buona? L’intervento in extremis che toglie la palla dalla porta proprio nell’azione che prova il rigore per il Milan. Per il resto, un vero disastro. Il turco dimostra tutti i suoi limiti: non regge il suo avversario sulla fascia, non lo regge in area, regalando il 2-0 ai rossoneri in avvio di ripresa. Notte fonda con i laterali di centrocampo che danno sempre meno certezze. (dal 70′ Spinazzola 6: qualche applauso, maggiore voglia, ma ancora tanti errori da dilettante. Il gol della bandiera è una realizzazione che dovrebbe dargli maggior fiducia per il futuro).
Cristante 5.5: viene posizionato un po’ più avanti senza riuscire a dare il giusto apporto. La difesa ha bisogno di lui davanti a fare schermo, ma arriva sempre in ritardo. Regge meglio l’urto nemico, rispetto ai compagni di reparto: chiude con il fiatone e non è sufficiente.
Paredes 4.5: come Pellegrini, non riesce a dare una mano alla manovra e alla Roma. Qualche buon recupero ma su di lui pesa l’eredità di Matic e, il suo poco apporto davanti alla difesa, lascia Smalling in difficoltà. Deve trovare al più presto i tempi, la posizione e soprattutto la grinta che gli hanno permesso di partecipare al trionfo mondiale della sua Argentina. (dal 70′ Bove 6: tigna e cattiveria sono sufficienti a fargli strappare la sufficienza).
Aouar 5.5: un altro infortunato da mettere in infermeria, con la fortuna della sosta per le nazionali che darà tempo alla Roma di recuperare tutti. L’uomo migliore, fin ora, tira il freno a mano in una gara che non riesce mai a fare sua. Inserimenti ottimi ma poco efficaci e gioco che spesso non viene capito. Con il passare dei minuti, viene travolto dalla fisicità degli avversari.
(dal 31′ Pellegrini 4.5: entra, probabilmente non al 100% e scompare senza dare mai un apporto)
Zalewski 5: meglio di Celik, ma con poca lucidità e precisione. Spesso arriva sul fondo, ma i cross sono tutti per il numero 1 avversario. La quantità c’è, ma la qualità dove è finita? Le fasce si dovranno sfruttare di più con Lukaku, ma sono adatte a servire il belga?
El Shaarawy 5.5: corre, cerca di appoggiare Belotti, pressa la difesa avversaria quando imposta e perde tutto il suo ossigeno cercando di guidare la squadra ad un pressing alto per forzare all’errore. Predica nel vento e per poco non sfiora la rete del momentaneo 2-1. Viene poco servito e questo assenteismo nel gioco lo porta spesso ad essere evanescente. (dal 70′ Lukaku 6: entra, mostra i muscoli ed inizia a lottare. Il belga ha voglia e fa a sportellate con tutta la retroguardia avversaria. Un tiro da fuori non mette in periocolo il risultato, ma dimostra come la Roma abbia bisogno di lui come il desserto dell’acqua).
Belotti 5: tenta il fraseggio, prova a proporsi, ma il gallo non incide quando viene marcato da difensori capaci. Fatica, prova a mettere il fisico, ma viene ben arginato e reso inoffensivo. La cresca resta moscia e manca il canto del gol.
Mourinho 5: la Roma non sembra avere una sua identità. Difesa poco attenta e spesso scoperta, fasce che non riescono ad appoggiare l’attacco, centrocampo poco coeso e attacco distaccato. Tanti problemi, tanti infortuni e tanti giocatori a mezzo regime o appena arrivati. La sosta sarà ben accetta a Trigoria per provare a dare una forma ad una squadra che sembra formata da dilettanti del post lavoro.