Analisi dei gironi di Champions: davvero il calcio italiano è inferiore?

Manchester City e United in Europa League. A tenere alto l’onore per la Spagna sono le solite due Real Madrid e Barcellona; la Francia, grazie al biscottone con la Dinamo Zagabria, porta avanti due squadre su tre; stessa sorte per la Germania.

Le italiane ci sono tutte e, proprio una (il Napoli), ha buttato fuori il Manchester City giocando meglio sia all’andata che al ritorno mentre l’Inter e il Milan si sono qualificate agevolmente. Quale miglior risposta a chi vede sempre l’erba del vicino più verde? Quante volte è stato detto che la Premier League, la Liga, la Bundesliga e persino la Ligue 1 sono più belle, affascinanti e competitive della Serie A? Forse qualche esterofilo calcistico dovrà rivedere un po’ i suoi conti; forse se la Juventus ha bisogno di un’invenzione di Marchisio per battere il Cesena mentre il Manchester City schianta lo United 6 a 1 non è perché la qualità delle italiane è bassa. Del resto, se per anni il miglior portiere della Premier è stato Van Der Saar (i tifosi juventini lo ricordano molto bene) ci sarà un motivo. La qualità di un campionato non si vede solo dal numero di gol fatti e dallo spettacolo in campo. Certo, per quanto riguarda l’organizzazione delle partite, il tifo, le coreografie e gli stadi  l’Italia è indietro. Ma siamo sicuri che lo siamo anche sul piano tecnico?