Furti ai calciatori del Napoli: tracce della Camorra
Ricorderemo tutti gli strani furti ai calciatori del Napoli e alle loro partner. Le istituzioni napoletane, con a capo il questore Merolla, sentono ‘puzza di Camorra’: “La concentrazione temporale di questi fatti balza agli occhi anche a noi.”
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I malviventi hanno danneggiato Lavezzi, la sua fidanzata Yanina, Cavani ed il suo procuratore, Aronica e le mogli di Hamisk e Fideleff, rispettivamente Martina e Barbara. “Non è una cosa da poco“, come afferma il ‘Corriere della Sera’. Tutto questo sarebbe scaturito dalla vendita di biglietti online per le partite del Napoli, la quale avrebbe dato fastidio ai bagarini. Si tratta a questo punto di una vendetta personale della criminalità organizzata. Pare che il loro intento sia quello di allontanare, per così dire, “i tre tenori” da Napoli finchè non riusciranno nel loro intento di continuare la vendita dei biglietti. Di certo non c’è ancora nulla, ma ai tempi del numero 10 Maradona restituirono il “bottino” rubato.
“Il contesto è complesso. Allo stadio, in curva, vige la legge camorra“, dichiara Giovanni Melillo (procuratore di Napoli) al ‘Corriere’. Lavezzi ha dovuto spiegare il suo rapporto con Marco Iorio (socio di Fabio Cannavaro al ristorante “Regina Margherita”) e quello con Antonio Lo Russo, discendente di capoclan: per quest’ultimo al Pocho sembrava “solo un capo ultrà”.