Serie Bwin; proviamo a dare i voti a questo inizio anno!

Natale; tempo di feste e di bilanci. Per tutti noi, ma soprattutto per i protagonisti della nostra Serie B, giunta ormai quasi al suo giro di boa, e pronta a tornare tra pochissimo alla grande, per la seconda parte dell’anno che porterà al rush finale decisivo e alla roulette dei playoff. Tempo di bilanci, dicevamo, e quindi, senza voler essere  superbi o presuntuosi, ci siamo divertiti a provare a tradurre in numeri quanto fatto vedere dalle diverse compagini in campo.

Stadio Bentegodi, Verona - Fonte: Flickr, by Peter Musù

TORINO, voto 9: La capolista è la capolista e già questo la dice lunga. In venti giornate, dodici vittorie e sole tre sconfitte, con quarantuno punti a bottino; che sia questo l’anno buono per il club di Cairo? Nessuno ha la risposta e provare a darne una sin da oa sembrerebbe quanto meno azzardato per chi, come noi, sa che la Serie B è un campionato che si deciderà, forse, in Primavera inoltrata. Eppure l’armata granata targata Ventura sembra rinata e completamente trasformata dalle stagioni scorse, disgraziate e sfortunate. Ogbonna è di un altro livello, Bianchi e Sgrigna fanno la differenza. La città merita finalmente il salto di categoria, e quando i tasselli sembrano essere tutti al loro posto, magari è la volta buona.

VERONA, voto 9: La sorpresa dell’anno sembra essere gialloblù; gli scaligeri, allenati da Andrea Mandorlini, non sembrano aver risentito affatto del salto di categoria. Tre punti in meno della capolista e secondo piazzamento solitario. I veronesi sono stati la vera e propria rivelazione di queste prime venti giornate, con una serie impressionante di risultati utili consecutivi. Nessun obiettivo; la squadra è stata costruita per una tranquilla salvezza e tutto quello che verrà sarà un regalo inaspettato. Eppure, la città sogna di ritornare ai fasti di un tempo.

SASSUOLO, voto 8: Programmare, programmare e ancora programmare; questo è l’imperativo del Sassuolo. Una società solida, fatta con idee chiare, che, dopo il salto a vuoto della scorsa annata, non proprio entusiasmante, sembra essere tornata alla grande. Giovani dal roseo futuro e scommesse vinte sono un mix che può portare lontano;  al momento, la scommessa più riuscita sembra essere Fulvio Pea, allenatore emergente e subito determinante. Ricorda un pò l’Allegri di qualche anno fa, prima che qualche grande club mettesse gli occhi su di lui.

PESCARA, voto 8-; Zemanlandia è tornata.. ma stavolta è diverso.Il boemo torna ad allenare in B dopo l’ottima annata di Foggia, con lo stesso intento di anni fa: vincere divertendo, o comunque sia, divertire! Nelle mani di Zeman la dirigenza biancoazzurra ha dato una squadra giovane e piena di talento, ma che si rispecchia completamente nel suo uomo simbolo e meno giovane; quel Sansovini che, con i giovanissimi Immobile ed Insigne, è la punta di diamante di una squadra che da quarta in classifica, nonostante alcuni passaggi a vuoto, fa sognare i propri tifosi.

PADOVA, voto 7; E’ stata la cenerentola degli scorsi playoff, ed è ripartita quest’anno con l’obiettivo di riconfermarsi, cosa mai facile in questa categoria. Nonostante numerosi alti e bassi, il Padova è li, quinto in classifica, a tre soli punti dal Verona secondo. Dal Canto si è dimostrato sicuro dei propri mezzi e capace di gestire un gruppo  molto ambizioso; se riescono a frenare gli istinti da ‘viaggiatore’ di Cacia, i Playoff saranno un obiettivo più che possibile.

REGGINA, voto 6.5; Promossa, ma con riserva. La squadra di Breda è stata forse la più altalenante e, al contempo, entusiasmante, squadra tra quelle che stanno ai piani alti. Forte e decisa in alcuni frangenti, spaventata e disattenta in altri; quale sia la sua vera natura non lo è dato sapere, almeno per il momento. Ma abbiate fede; Missiroli è ormai diventato un giocatore di categoria superiore, le qualità di Viola sono indiscutibili. Se Bonazzoli e gli altri attaccanti diventassero più continui, questa Reggina potrebbe riservare molte sorprese.

VARESE, voto 6,5; La squadra di Rolando Maran, subentrato in corso d’opera a Benni Carbone, è forse seconda solo al Torino, qualitativamente parlando. Proprio per questo, in molte gare ci hanno pensato i suoi gioielli a togliere le casagne dal fuoco e ad assicurare la posizione in classifica oggi occupata, a ridosso della zona playoff. Terlizzi, Carroza e Cellini sono elementi di spicco per la categoria, anche se fino ad oggi troppo discontinui; Neto Pereira e il giovanissimo De Luca sono il valore aggiunto che può permettere al Varese di centrare nuovamente i playoff.

JUVE STABIA, voto 8; Dopo il Verona, è stata sicuramente la rivelazione di questa metà di torneo; sembravano destinati ad un campionato di sofferenza e da più parti sono arrivati attacchi alla società, con l’accusa di non aver costruito una rosa che potesse aspirare alla salvezza. Dal canto suo, mister Braglia è sempre stato sicuro; nonostante la penalizzazione (le sono stati tolti 4 punti), nonostante l’inesperienza, questa squadra aveva tutte le carte in regola per ambire a rimanere in B, e lo ha dimostrato. Ottimo impianto di gioco e un uomo, quel Sau allievo di Zeman a Foggia che praticamente funge da trascinatore per le ‘vespe’ giallonere. Si continua a predicare calma, nonostante gli ottimi risultati, e come dargli torto? Bisogna però ricordare che senza la penalizzazione, la Juve Stabia sarebbe stata in piena bagarre per i piani alti.

GROSSETO, voto 6; Il voto è semplicemente la media di quanto visto. Voto 4 alla Società: la scelta di Ugolotti, seppur sorprendente e bisognosa di un pò di tempo per il naturale assestamento, si era rivelata vincente ma, con un Grosseto ai piani alti della classifica, si è deciso di esonerarlo per far posto a Giannini. Il ‘Principe’, dopo un mese di prestazioni in chiaroscuro, rassegna le dimissioni, evidenziando come i dissidi con la società siano insanabili. Al suo posto ecco arrivare Viviani, su un carico pieno di belle speranze che non si sa dove andranno a finire. Voto 8 alla squadra; i ragazzi, con nessun preciso obiettivo nella testa, si sono comportati bene sin dalla prima gara, assimilando i diversi allenatori che di volta in volta si alternavano. Encomiabile il capitano Sforzini, undici reti e praticamente il cuore della squadra.

SAMPDORIA, voto 3; Troppo duri? Magari no, perchè sbagliare è umano, ma il perseverare…
Il trauma della retrocessione non è ancora passato e forse non passerà in tempi brevi, ma comunque le scelte societarie non hanno convinto l’ambiente e i tifosi. La squadra allestita per Atzori sembrava dovesse asfaltare tutti e invece non ha mai avuto consistenza, un pò per colpe del tecnico, un pò perchè per vincere in B devi avere giocatori da B; Torino (e Cairo) docet. Il cambio tecnico, con Iachini al posto di Atzori, è sembrato tardivo e non ha comunque dato finora i frutti sperati. La finestra di mercato invernale si è aperta con due ottimi colpi, Berardi e Juan Antonio; il tutto, mentre il malcontento dei tifosi aumenta..

CITTADELLA, voto 6; La squadra allestita per mister Foscarini è un insieme di volti noti per la categoria e giovani di belle speranze, con il solito obiettivo di centrare ancora una volta la salvezza. L’undicesimo posto in classifica ne è lo specchio. Su tutti, da tenere d’occhio il ventiseienne francese Robert Maah; buona tecnica dimostrata e già sette gol nel tabellino personale. Chissà che non possa essere un protagonista della prossima finestra di mercato.

BARI, voto 5; Vedi Sampdoria; con qualche colpa in meno. Anche qui trauma da retrocessione, ma almeno nessun proclamo che potesse illudere la tifoseria. Bari e il Bari meriterebbero lidi migliori, ma la scelta societaria di ripartire da zero, può essere comprensibile. Squadra imbottita di giovani e affidata ad un allenatore esordiente, quel Torrente che arrivava da Gubbio. Il futuro può essere loro, ma per il momento la sufficienza non c’è.

VICENZA, voto 5; Pronti via, ed è già tempo di cambiare: fuori Baldini (troppo amico dei giocatori, si è detto), dentro Cagni. E il cambiamento, anche se solo un pò, s’è visto. Venticinque punti e una metà di classifica che non fa dormire sogni tranquilli. Ad Abbruscato & Co. il compito di portare a termine la missione salvezza.

CROTONE, voto 6; Nuova stagione, ma tattica vecchia: scommettere sui giovani (grazie a Dio in B si può!) e centrare la permanenza in categoria. Menichini non avrà una armata tra le mani, ma può essere ben contento di quanto fatto fino ad ora. Come per gli altri anni, la salvezza passerà dal calore e la passione dello ‘Scida‘, dove nessuno avrà vita facile; chiedere ai piani alti.

BRESCIA, voto 5,5: Un pò come il Bari, anche la dirigenza delle ‘rondinelle’, reduce dalla retrocessione, ha deciso di adottare una precisa tattica: tanti potenziali fenomeni e nessun preciso obiettivo, con la mente sgombra da alcuna preoccupazione. E cosi arriviamo alla finestra di mercato invernale, con mezza Europa alla caccia dei gioiellini bresciani; Juan Antonio è già passato alla Samp, mentre El Kaddouri, Jonathas e Solomon, solo per citarne alcuni, sono già sui taccuini dei Direttori Sportivi dei maggiori club continentali, pur non sembrando ancora pronti per il salto di categoria. State sicuri però che a Brescia di queste cose se ne intendono, e il presidente Corioni già si sfrega le mani.

EMPOLI, voto 5; Un solo nome, Francesco Tavano, serve a sintetizzare tutto quanto di buono e meno buono la squadra toscana ci ha fatto vedere fino ad oggi. E molte volte, pur quando lo scugnizzo napoletano, capocannoniere del torneo con 13 reti, è sembrato in giornata, non è riuscito da solo a portare a casa punti che farebbero bene alla classifica. Al mister Guido Carboni non si richiede il passaggio in serie A, ma qualcosa in più, anche in sede di mercato, forse andrà fatta.

ALBINOLEFFE, voto 5; Non è facile cambiare pagina e perdere, da un momento all’altro, forse il tuo uomo più rappresentativo, soprattutto quando quest’ultimo è il tuo allenatore. Eppure il capitolo (l’ennesimo) Mondonico è stato chiuso, e nelle mani di mister Fortunato è stata messa la solita squadra che ambisce a strappare la salvezza. Il mercato imminente potrebbe portare forze nuove dalle parti di Bergamo, cosi da non concentrare tutte le forze su Laner e Cocco, fino ad oggi trascinatori della squadra.

MODENA, voto 5: “Senza infamia e senza lode“, avrebbe detto Dante. L’obiettivo minimo è sicuramente la salvezza, ma per raggiungerla bisognerà fare di più di quanto fatto finora. Nulla si muove sul mercato, per il momento; da tenere d’occhio il giovanissimo De Vitis, figlio del più famoso bomber Antonio, centrocampista dalle belle speranze e con già qualche gol nel tabellino.

LIVORNO, voto 4; La squadra allestita ad inizio anno, con la scelta di Novellino in panchina, sembrava poter essere destinata a ben altri risultati, e invece il feeling tra l’allenatore e il resto della squadra sembra non essere mai spuntato. Di qui, la scelta di affidare al giovane Madonna una squadra che naviga pericolosamente sui bassifondi della classifica. I venti punti conquistati fin qui non fanno di certo dormire sogni tranquilli..

GUBBIO, voto 4,5; Ci prova il Gubbio, ma proprio non ce la fa. La neopromossa della categoria sperava in una ben diversa promozione, ma, ad oggi, può sembrare una delle candidate maggiori a ripercorrere all’inverso il tragitto che  l’ha portata sin qui. Il cambio di guida, con l’arrivo di Gigi Simoni, ha prodotto frutti ben più limitati di quanto si sperasse, e la rosa non sembra poter ambire a risultati migliori. Il mezzo voto in più sta ad indicare la voglia che mai è mancata dei ragazzi di mister Simoni e anche un trampolino di lancio verso un risultato che avrebbe dell’insperato.

NOCERINA, voto 4; Penultima in classifica, con soli sedici punti, e con un futuro con molte ombre all’orizzonte; questo è lo scenario di una Nocerina che arriverà al nuovo anno con più dubbi che certezze. Auteri ha provato, in questi mesi, a cambiare tutto e a cambiare niente; le inesperienze e le eccessive disattenzioni l’hanno condannata a tonfi incredibili che potevano essere evitati, molto facilmente. Troppe volte rimontata, anche nei larghi vantaggi, la squadra rossonera ha mostrato una eccessiva fragilità, più mentale che tattica, che in questa categoria non puoi proprio permetterti. Il mercato potrà allargare la vista a nuovi orizzonti; i tifosi lo sperano.

ASCOLI, voto 7; Come i punti di penalizzazione inflitti ad inizio anno, o come quelli che mancherebbero per approdare ad una zona di relativa tranquillità. La storia dell’Ascoli, quando siamo appena a metà anno, ha riservato già tantissime emozioni, partendo da vittorie al cardiopalma e prestazioni molto più che incolori, passando per un doppio cambio in panchina, con non poche turbolenze. Silva si trova oggi alla guida di un gruppo affamato, che, dopo aver pagato lo scotto del recupero della penalizzazione, si è rimesso in marcia, ben consapevole di quali siano gli obiettivi. Se fosse salvezza, un bel 1  a fine campionato, non glielo toglie nessuno!

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