Il personaggio della settimana: la terna arbitrale di Milan-Juventus
L’arbitro Tagliavento, gli assistenti Romagnoli e Di Liberatore e il quarto uomo Rizzoli sono i protagonisti della nostra rubrica questo lunedì. Infatti, abbiamo deciso di “premiare” la terna arbitrale di Milan-Juventus come personaggio della settimana.
Altro protagonista di sabato sera è stato senz’altro l’arbitro Tagliavento, 40 anni a settembre. Sin dai primi minuti è apparso in difficoltà. Sul goal “fantasma” di Muntari l’arbitro stava indicando chiaramente il centro del campo per assegnare la rete, poi si è fidato, troppo, del suggerimento del suo assistente dimostrando di non avere la personalità per decidere in base a quello che aveva visto. Mancanza di personalità che non si è vista nell’espulsione di Vidal (netta), ma si è vista dopo pochi minuti quando ha punito con un’ammonizione lo stesso fallo fatto da Pepe e soprattutto si è vista nell’assenza dalla rissa che si era creata fuori al tunnel degli spogliatoi a fine partita.
Anche il quarto uomo Nicola Rizzoli ha palesato mancanza di personalità. Nell’occasione del goal di Muntari anche lui ha preferito non decidere, eppure dalle panchine era chiaro che la palla fosse entrata. Così come per il suo collega c’è da segnalare l’assenza dalla rissa finale. Inoltre, non ha visto nemmeno le gomitate di Pirlo rifilate a Van Bommel.
Dulcis in fundo Di Liberatore, l’altro assistente, che non ha visto l’incontro di wrestling di Muntari e Lichtesteiner.
Risultato? Prova oltre a tante polemiche, prova tv per Pirlo, Muntari e Mexes.
Premesso che abbiamo usato un taglio anche ironico, poiché crediamo che il calcio debba essere per prima cosa divertimento e premesso che sbagliare è umano, ci domandiamo: perché non dare un aiuto a questi arbitri, che sia moviola o microchip per i goal non goal? Soprattutto, perché in Europa ci sono i giudici d’area e in Italia non possiamo averli? Ai posteri l’ardua sentenza.
e quella di siena-palermo no?