Allegri pensa solo al Palermo: “Questa gara decisiva per lo scudetto”
L’allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, ha parlato in conferenza stampa della gara di domani contro il Palermo: “Quella di domani contro il Palermo sarà decisiva come quella contro la Juventus. Non ci sono più polemiche contro i bianconeri, noi ne usciamo più forti di prima“. Tabù Palermo, il Milan non vince in terra sicula da ben 7 anni. “Ci avviciniamo alla fine e il campionato ora entra nel vivo, dovremo vincere e sfatare finalmente questo tabù”.

Contro il Palermo tornerà Massimo Ambrosini, che sostituirà Mark Van Bommel a centrocampo: “I nazionali rientranti stanno bene, ma domani giocherà Massimo. Van Bommel ha giocato tutta la partita e non mi sembra giusto mandarlo in campo dall’inizio. Abbiamo perso di nuovo Pato per infortunio, mi dispiace, ma spero di riaverlo presto, è importantissimo per noi.
Zlatan Ibrahimovic ritorna a giocare in campionato dopo una splendida prestazione con la sua Svezia: “Ha giocato davvero bene, e mi fa piacere che ora posso riaverlo a disposizione dopo le tre giornate di squalifica. Ci darà una grande mano”.
Ritornando sul discorso della pace, fra Adriano Galliani e Andrea Agnelli oggi in Lega, dichiara: “Riguardo alla sfida di sabato, ormai è tutto finito. In ogni caso usciamo a testa alta da quanto è successo. Il pugno di Mexes a Borriello? Ci ho parlato e questo gesto poteva evitarlo”.
I rossoneri si sarebbero scusati per i problemi accaduti durante e dopo la sfida di sabato scorso. L’ammministratore delegato Galliani scese addirittura negli spogliatoi, venendo quasi alle mani con i colleghi bianconeri per il goal annullato a Muntari ma Allegri ci tiene a prescisare: “Il Milan non ha chiesto e non deve chiedere scusa a nessuno. Scusa per cosa? Per la rete non assegnata a Muntari? Speriamo che quell’errore non risulti decisivo alla fine del campionato. Le parole di Galliani? Galliani ha parlato a titolo personale, scusandosi per dei suoi comportamenti. Pirlo? Anche su di lui la nostra linea non cambia. Ricorderei che il teatrino sugli arbitri lo ha iniziato la Juve, sono loro che hanno cominciato a parlare di arbitri a venti giorni dall’inizio della sfida. Io qui non ho mai parlato di un direttore di gara o di un guardalinee. Sono proprio curioso di vedere cosa succederà quando gli ricapiterà un episodio contro”.