Stadi, Petrucci: “Legge sugli stadi ferma”
Nella giornata in cui il Barcellona ha presentato all’Uefa un reclamo riguardo le condizioni del campo di San Siro in occasione dell’andata dei quarti di Champions League del 28 marzo, non accennano a placarsi le polemiche sugli stadi italiani.
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Questa volta è stato il presidente Coni, Gianni Petrucci, in occasione della presentazione del “Report Calcio 2012” a dire la sua sulla situazione degli impianti italiani, riconoscendo grandi colpe nelle società che non si attivano concretamente in questo senso. “Ad eccezione dello stadio della Juventus, finora ho visto solo plastici straordinari – ha detto Petrucci – Se ci si potesse giocare, sarebbe meglio che al Camp Nou o al Santiago Bernabeu. Credo che quando una cosa si vuol fare, alla fine si fa. Ma da oggi a quando ci saranno gli stadi nuovi, cioè non prima di 4-5 anni, che si fa? Mi auguro che ci sia presto un passo avanti con questa legge, anche perchè non capisco cosa ci sia di così impossibile nella sua approvazione. Speriamo che ci sia grande attenzione da parte delle istituzioni per salvaguardare il patrimonio del calcio italiano. La legge sugli stadi è ferma, nonostante l’impegno del ministro Gnudi. Dobbiamo restare lucidi, anche perchè l’Uefa ha riaperto le dichiarazioni di interesse per Euro 2020, e, se restiamo così, noi non giocheremo nemmeno la partita”.