La Roma non molla l’Europa: 5-2 al Novara
All’Olimpico di Roma l’undici di Luis Enrique conferma l’andazzo altalenante della stagione in corso rispondendo, alla sconfitta di S. Siro, con una vittoria in scioltezza su un Novara non troppo convincente e a tratti passivo.
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Se la rete iniziale del solito Caracciolo – dopo un primo quarto d’ora poco entusiasmante – aveva momentaneamente riaperto preoccupazioni e malumori tra le file giallorosse, un’incornata di Marquinho su cross del ritrovato Osvaldo riaccende i giochi all’Olimpico, riportando il risultato sull’1-1.
Si sveglia la Roma con uno strepitoso Osvaldo che, dopo aver lasciato a Totti l’occasione del vantaggio, decide su calcio d’angolo di far tutto da solo, segnando, su colpo di testa, il suo decimo goal stagionale. Bastano pochi minuti all’argentino per sfiorare, sempre su colpo di testa, la doppietta personale, ma stavolta fallisce l’occasione colpendo in pieno la traversa. Mentre il Novara tenta l’assalto prima con un raso terra insidioso di Caracciolo, poi con un diagonale velenoso dell’ex-Cagliari Jeda, la Roma – più cinica e decisa – si porta in area di rigore con il tiro di un ispirato Marquinho che, dopo essersi visto respingere la botta da Fontana, assiste al pallonetto di Simplicio che mette al sicuro il risultato. Cinque minuti più tardi è Bojan ad infilare la rete avversaria con un preciso e angolato raso terra che sancisce il 4-1, regalando al pubblico giallorosso una vera e propria goleada. Fuori Simplicio e Bojan, dentro il ritrovato Perrotta e Lamela, la Roma tenta di gestire il gioco con qualche difficoltà. E’ infatti Taddei a liberare il contropiede avversario dando l’opportunità a Morimoto di segnare il momentaneo 4-2 e di ribadire così la sua propensione al goal contro i giallorossi. Il goal non spaventa la Roma, che anzi riesce a contenere un Novara non proprio esorbitante e anzi, con il nuovo entrato Lamela, riesce ad infliggere il colpo di grazia ai lombardi, ormai più stanchi che altro.
Mentre il Novara sprofonda ancor di più al penultimo posto della classifica, con la sconfitta biancoceleste a Parma la Roma si riavvicina momentaneamente all’Europa che conta, cercando quell’assalto finale che darebbe un senso alla prima stagione di Luis Enrique in Italia.
Perché questo strano campionato può regalare ancora molte, altre sorprese.