Ci sono addii e addii: Marco Cassetti
Nella girandola degli addii (al calcio o all’Italia) di tanti grandi giocatori alla fine di questa stagione ce n’è uno di cui televisioni e radio non parlano e a cui non vengono dedicati titoloni, foto in prima pagina o editoriali firmati da prestigiosi giornalisti.

E’ quello di Marco Cassetti, nato a Brescia 35 anni fa. Una carriera tra Lumezzane, Verona, Lecce e Roma in cui il terzino ha totalizzato più di 250 presenze in serie A condite da 14 gol, vincendo 2 Coppe Italia (2007,2008) e 1 Supercoppa Italiana (2007) . Non ha segnato molto (ma neanche poco per essere un terzino con una forte attitudine difensiva) ma ha lasciato il in partite decisive. Prima in Champions League sul campo dello Sporting Lisbona e poi, soprattutto, in quel derby d’andata della stagione 09/10 dove al 77′ minuto, il numero 77 (casi strani della vita), insacca in rete il pallone dell’1-0 che consegna alla Roma un derby fino a quel momento equilibrato e ben poco spettacolare. Primo calciatore del Lecce ad essere convocato nella nazionale italiana ha collezionato, nel 2005 e nel 2008, 5 preziose presenze con la maglia azzurra. Ragazzo schivo e taciturno si è sempre distinto per un comportamento esemplare dentro e fuori dal campo, sempre tanto impegno e mai nessuna lamentela o polemica. E forse è anche per questo che i tifosi lo hanno sempre stimato e anche nei momenti più duri non gli hanno fatto mancare il loro supporto come ammesso da lui stesso dopo Cesena-Roma: “Sei anni non si dimenticano in pochi minuti. Sarà un’esperienza che mi porterò nel cuore. Ringrazio tutti i tifosi, dal primo all’ultimo”. In bocca al lupo, Marco.
se non sbaglio smette pure Grosso…….lui è il simbolo del mondiale 2006