Omessa denuncia, tutto il Bologna (compreso Di Vaio) convocato in Procura. E il mercato si ferma…
L’omessa denuncia continua a mietere vittime. Dopo Cannavaro e Grava (accusati di non aver denunciato la presunta combine proposta da Gianello), stavolta tocca al Bologna essere coinvolto in questa vicenda.
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Tutti i giocatori rossoblu tesserati nel 2010/2011, compreso quindi l’ex capitano Di Vaio che dovrà rientrare dalle vacanze a Miami, sono stati convocati davanti alla Procura Federale per la vicenda del calcio-scommesse. L’intento è far luce sulla gara Bologna-Bari, ultima partita dello scorso anno solare, finita con un clamoroso 0-4 (poker di Grandolfo). Il tutto è partito da una telefonata di Masiello a Portanova. Il terzino dell’Atalanta avrebbe detto al difensore centrale: “Vengono due miei parenti a Bologna, gli fai vedere tu la città?“, che, secondo gli inquirenti, nasconderebbe un messaggio in codice relativo al tentativo di concordare il match e guadagnarci. Non esistono prove e, al momento, nemmeno sospetti che colpevolizzerebbero l’ex difensore del Napoli. Anzi, secondo le indagini avrebbe interrotto la conversazione piuttosto infastidito e avvisato i compagni “di stare in campana“. Il problema nasce dal fatto che non ha avvertito le autorità competenti e, questo comportamento secondo le leggi federali, è tipico dell’omessa denuncia. La vicenda ha avuto ripercussioni sul mercato del Bologna e il presidente rossoblu Albano Guaraldi, sottolineando l’assoluta estraneità del club, ha affermato: “Il nostro mercato ora è congelato“. E pensare che c’è da riscattare un certo Alessandro Diamanti (all’epoca non militava nel Bologna quindi continua ad allenarsi con la Nazionale tranquillamente) a metà con il Brescia.
Ke facciano pagare ki ha sbagliato intanto…omessa denuncia è secondario in questo momento secondo me!