Michelangelo Albertazzi, un artista della difesa
Tra Londra e Bologna ci sono circa 1100 chilometri: troppi per Michelangelo Albertazzi. Eh sì, perché questo ragazzo, nato nel capoluogo emiliano il 7 gennaio 1991, nell’ormai lontano 2007 è stato capace di rifiutare una proposta di trasferimento arrivata nientemeno che dall’Arsenal. 250 mila euro a stagione per tre anni, con possibilità di un crescente aumento: un’offerta che farebbe firmare (quasi) qualsiasi sedicenne.
Ma Michelangelo non è uno qualsiasi. E con l’appoggio di genitori e amici, ha preferito dire no: crescere in Italia, vicino alla propria città, era la sua priorità. Ancor prima dei soldi.
Dopo il “gran rifiuto” ai Gunners Michelangelo ha incominciato la sua avventura rossoblù. Difensore centrale elegante e preciso, può adattarsi anche alla fascia sinistra. Il fisico (186 centimetri per 73 chili) non è da bodyguard, ma compensa i chili mancanti con un ottimo senso della posizione, unito ad una pulizia chirurgica nei contrasti. A volte si distrae e perde l’uomo, ma è piuttosto veloce nel recuperare. Colpisce bene di testa, ha tempismo negli interventi e sa impostare il gioco: insomma, un difensore completo e dai piedi buoni. In nazionale si è fatto tutte le trafile delle giovanili, dall’under 16 fino all’under 20, dove milita attualmente. A Bologna invece primo gettone in prima squadra il 26 maggio 2007 contro il Treviso, senza entrare in campo. Analoghi gli esiti delle altre convocazioni, che ci portano lisci fino ad agosto, quando a bussare alla porta dei felsinei è il Milan. Dire di no anche questa volta sarebbe da pazzi, anche perché le modalità sono diverse: i rossoneri acquisterebbero la comproprietà di Albertazzi per un milione, con il ragazzo che resterebbe a Bologna a crescere. Il sì viene quasi automatico, anche se tutti sanno che il futuro del ragazzo sarà presto lontano dall’Emilia: l’anno dopo infatti il Milan preleva l’intero cartellino: Albertazzi è tutto rossonero.
Nesta e Maldini. Due paragoni importanti, azzardati, forse fuori luogo. Ma sono gli stessi tifosi del Milan a farlo, dopo aver visto Michelangelo all’opera in alcune amichevoli estive. Opinione forse condivisa anche da Giovanni Stroppa, che lo ha reso una colonna portante della Primavera rossonera. Forse qualcuno si aspettava il grande salto tra i “grandi” in prima squadra, ma ciò non è avvenuto nè con Leonardo nè con Allegri . La prossima stagione poteva essere quella buona, ma poi ecco l’inaspettata offerta del Getafe, che ha convinto il ragazzo e i dirigenti : un anno in prestito in Spagna, per giocare e farsi le ossa. E per tornare, finalmente, pronto. A Milano, sponda rossonera, si augurano che sia così.
Concordo con i paragoni azzardati…
L’umiltà è una gran dote, che questo signore, ormai non più giovanissimo non conosce
Gli è stato riconosciuto in denaro il suo risarcimento…non contento continua a polemizzare.
La polemica ora la esprimo io… sempre presente sui social… polemizza sulle scelte del governo e ne è chiaramente libero…ma pure sui dati della grave epidemia! Che è pure virologo? Dati non so se inventati da lui stesso…Fortunatamente è poco seguito.
Complimenti anche per le pose da Figo!
Eh si che è Bolognese…Atipico