Alberto Masi, il volto nuovo del calcio italiano. La scalata dalla D alla Juventus in soli tre anni
Il calcio d’estate va sempre preso con le pinze.
Le gambe sono ancora imballate, ancor di più è imballato il cervello, e spesso le partite disputate lasciano poco agli allenatori che tramite loro cercano di diradare le nubi sul futuro più prossimo e la stagione che sarà.
Qualche dubbio in meno lo avrà Antonio Conte; a dispetto degli infortuni patiti al Trofeo Tim da Pepe e Caceres, l’allenatore bianconero ha avuto modo di sperimentare diverse giovani speranze bianconere da proporre al palcoscenico italiano.
Una di queste, sicuramente la più promettente, si chiama Alberto Masi, prodotto sampdoriano appena acquistato dai bianconeri, con Paratici e Marotta che hanno scommesso ad occhi chiusi su di lui.
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Nato a Genova nel 1992, Masi nasce calcisticamente nella Sampdoria dove comincia a mettersi in mostra nella stagione 2008/09, disputata da capitano della formazione doriana impegnata nel campionato nazionale allievi.
Consci delle sue qualità, i dirigenti della Samp decidono di dargli una possibilità in serie D dove nella stagione successiva disputata tra le fila della Lavagnese, gioca 20 partite, dimostrando quasi appieno le doti mostrate l’anno successivo.
Conclusa la stagione, ecco il ritorno alla Sampdoria e la stagione da protagonista disputata nel campionato primavera dove va anche a segno per la prima volta in gare ufficiali.
La crescita di Masi conosce il suo momento decisivo la scorsa estate, quando il direttore della Pro Vercelli Giancarlo Romairone punta tutto su di lui e riesce a strapparne la comproprietà, portandolo in piemonte e mettendolo a disposizione della squadra che si accingeva ad affrontare la stagione in Lega Pro.
Partita con l’obiettivo primario della salvezza, la Pro Vercelli si dimostrerà rivelazione del campionato, fino alla conquista della promozione in B, ottenuta ai playoff grazie alle vittorie su Taranto e Carpi.
Punto di forza proprio quella difesa in cui Masi è protagonista; 20 soli gol incassati, di cui 4 tra le mura amiche, e rendimenti stratosferici per il giovane genovese.
Per la grande stagione, ecco arrivare anche la chiamate nella Nazionale Lega Pro guidata da mister Veneri.
Alla fine della stagione, Pro Vercelli e Sampdoria, non accordatesi sul rinnovo della comproprietà, arrivano alle buste; a sorpresa (o forse anche con l’aiuto della stessa Juventus) a spuntarla è la Pro Vercelli che strappa il giocatore ai doriani.
A quel punto per Marotta è un gioco da ragazzi accaparrarsi le prestazioni del giovane, aggregato subito alla prima squadra già dal ritiro, e poi lanciato dalla mischia da Conte lo scorso sabato al Trofeo Tim.
Previsto un suo prestito, sembra ora più che probabile una sua permanenza in prima squadra.
Ottima tecnica, forza atletica e senso della posizione.
Chiellini e Co. dovranno preoccuparsi anche di lui.
Quanti talenti nascosti ci sono in serie C. Basterebbe crederci di più sui giovani italiani, tanti hanno talento ma non riescono ad esprimersi perchè non si crede in loro, e poi si vanno a spendere decine di milioni per brasiliani di dubbie capacità.