Juventus-Malaga 2-0. Doppietta di Matri con vista su Pechino

Amichevole dal forte sapore di Champions allo stadio Arechi di Salerno.

La Juventus Campione d’Italia sfida il Malaga, quarto classificato nell’ultima Liga. Sorprese già prima della partita: Conte segue il riscaldamento dei suoi, inneggiato dal suo popolo a più riprese (stadio quasi esaurito), ma al fischio d’inizio in panchina va Carrera, coadiuvato da Filippi allenatore dei portieri. La Juve si schiera con il 3-5-2, con Storari che rivela Buffon, Lichtsteiner, Marrone e Lucio centrali, linea a 5 composta da Padoin, Vidal, Pirlo, Marchisio ed Asamoah, attacco Giovinco-Matri. La Juventus parte subito fortissimo e trova il gol dopo appena 3 minuti: bella azione in verticale con Giovinco che libera sulla destra Padoin, palla in area con Matri che stoppa in area e con una torsione di sinistro batte il portiere avversario. Malaga che risponde prendendo un pò di campo, con i soliti fraseggi tipici del calcio spagnolo: Juanmi al 16° e Fernandez al 25° vanno vicini al pareggio ma Storari è bravo a respingere. Al 29° Giovinco su punizione mette i brividi a Caballero.  Al 42° Matri sbaglia il colpo del ko: ottima azione della Juve (quando va in verticale è devastante), l’ottimo Asamoah centra per Matri che da solo e a pochi metri dalla porta sciupa la più facile delle occasioni. Il secondo tempo si apre con De Ceglie al posto di Vidal, e con il Malaga che dopo un minuto centra la traversa con un tiro di Isco. Al 51° Juventus in gol: azione fotocopia della prima segnatura, spunto di Padoin sulla destra, palla in area e  Matri pronto al tap-in vincente. Il Malaga prova a più riprese a recuperare la partita, ma qualche errore di troppo in avanti, e le ottime chiusure dei difensori bianconeri inchiodano il risultato sul 2-0. Marchisio vicinissimo al 3-0 su assist geniale di Giovinco (ottimamente inserito nel contesto) ma Caballero devia fortunosamente. Dalla mezz’ora partita virtualmente chiusa, girandola di cambi e partita che finisce con il 2-0 per i bianconeri, con il pubblico che intona continui cori all’ingresso di Bonucci.