Arkadiusz Milik: dal passato turbolento all’occasione Napoli
Arkadiusz Milik, classe 1994, in questi minuti è in viaggio verso l’Italia destinazione Napoli. L’attaccante polacco quest’oggi svolgerà le visite mediche e diventerà a tutti gli effetti un nuovo calciatore azzurro.
Arkadiusz “Arek” Milik nasce a Tychy, città di 130 mila abitanti, il 28 febbraio 1994. La sua non è stata un’infazia facile, tutt’altro.
A soli 6 anni perde il padre e nonostante fosse ancora un bambino per lui inizia un periodo di sbandamento. Piccoli furtarelli e addirittura il fumo in giovanissima età. La svolta della sua vita, che coincide anche con l’inizio della sua carriera, la deve soprattuto a Slawek Mogilan detto Moki che lo avvicina al calcio. Inizia al Rozwoj Katowice la sua avventura calcistica e a 16 anni fa il suo esordio in prima squadra e riceve delle chiamate dal Tottenham e dal Reading per dei provini, ma lui decide di crescere in patria.
Dopo una stagione al Górnik Zabrze, passa al Bayer Leverkusen. L’ambientamento non è dei migliori e riesce a collezionare solo 6 presenze. Passa poi in prestito all’Augusta. La svolta arriva nell’estate del 2014: l’Ajax lo prende in prestito con diritto di riscatto.
Nella prima stagione con i lancieri tra campionato e coppa segna 23 goal, mentre nel campionato appena terminato ne ha segnati 22.
Con la Nazionale polacca ha uno score niente male: 11 goal in 31 presenze. Nell’ultimo Europeo ha fatto intravedere le sue qualità, ma ha sbagliato anche qualche goal di troppo.
Il ruolo più adatto a Milik è la punta centrale in un 433. Può fare anche la seconda punta, come in Nazionale, e adattarsi come ala. Nonostante sia dotato di un fisico imponente, 186 cm per 78 kg, è molto agile ed ha una discreta velocità.
Le sue miglior qualità sono il colpo di testa ed il potente sinistro. Calcia anche discretamente le punizioni. Non è un fulmine di guerra nell’uno contro uno, ma in compenso a tu per tu con il portiere è freddissimo.
Milik, al momento, non è uno di quegli attaccanti che ti fa grandissimi giocate, è un calciatore molto concreto.
Ora per lui a Napoli inizia una nuova parte di carriera e di vita, probabilmente quella della consacrazione. Se lo augura Sarri, se lo augura Milik.