Inter: un mercato da 7 in pagella
A meno di 24ore dalla chiusura del calciomercato estivo, in casa Inter, è tempo di bilanci.

Sono stati 3 mesi intensi e pieni di sorprese, la nuova dirigenza si è dimostrata tutt’altro che avara e ha portato avanti una nuova ricca sessione di mercato al punto che, in tanti, si sono interrogati riguardo il fair play finanziario visto che, sebbene non siano stati spesi i 100 milioni dello scorso anno, la società neroazzurra ha comunque portato avanti un mercato da 91,3 milioni (a cui vanno aggiunte anche alcune entrate significative). Impossibile però non credere che il Sunning non abbia un piano dettagliato per risanare l’economia interista.
Come detto però è il mercato il centro di questa discussione con un giudizio complessivo che si attesta sul 7 perché sebbene gli acquisti non siano mancati, qualche pecca resta, soprattutto nel reparto difensivo dove era lecito aspettarsi qualcosina di più. Ecco quindi l’analisi per reparto.
DIFESA- Il reparto arretrato è certamente quello che preoccupa di più dove l’arrivo di Ansaldi è ottimo così come la partenza di Erkin, non apprezzato da De Boer e per tanto già tornato in prestito in Turchia, che dimostra un’ottima attenzione da parte del tecnico. Sarebbero serviti però anche un difensore in più, per aiutare la coppia Miranda-Murillo e un nuovo terzino; c’è quindi da credere che il mercato invernale avrà la difesa al centro degli obiettivi.
CENTROCAMPO– Gli arrivi di Banega e Candreva sono manna per il centrocampo dell’Inter, a lungo bisognoso di uomini di spessore, a cui continua però a mancare un regista (Banega può adattarsi ma non è certo il suo ruolo), anche se resta un reparto che si è certamente rafforzato.
ATTACCO- Ancora una volta i grandi nomi riguardano il reparto offensivo grazie ai due acquisti degli ultimi giorni: Joao Mario e Gabigol, giovani scommesse con cui i neroazzurri puntano a risolvere le difficoltà ad andare in gol che tanto hanno creato problemi la scorsa stagione.
ALLENATORE- Infine, piccola parentesi anche sul mister: l’olandese Frank De Boer arrivato quasi a sorpresa, dopo l’addio di Mancini, era un pallino di Thohir ma dare giudizi resta affrettato, per un tecnico fino ad ora mai uscito dalla Olanda, non possiamo perciò fare altro che dargli il tempo che merita.
Per finire quindi non tutti i buchi sono stati coperti ma è innegabile che il mercato dell’Inter sia stato di grande livello, secondo solo a quello dei bianconeri. ancora inarrivabili, e dei partenopei. L’obiettivo resta la conquista di un posto in Champions, come da diverse stagioni a questa parte, e il cammino sarà lungo e bisognerà aspettare almeno un mese, come ha più volte sottolineato il tecnico De Boer, prima di poter vedere la vera squadra restano vive le speranze, però, che questi sia davvero, e finalmente, l’anno buono.