Lazio, Zarate: “Lotito non può decidere per me”

Ormai ai margini della prima squadra, Mauro Zarate vuole rivendicare quelli che sono i suoi diritti da calciatore.

La guerra fredda con la Lazio, rappresentata nella veste del presidente Claudio Lotito, è destinata a continuare, almeno fino al prossimo 15 luglio, data in cui è prevista l’udienza decisiva al collegio arbitrale, per quanto concerne il contenzioso impugnato dallo stesso Maurito contro il suo club di appartenenza. Il suo contratto scade tra un anno, ma, in cuor suo, spera quanto prima di poter acquisire lo status di giocatore libero. Lo ha ribadito a chiare lettere a Tyc Sport, canale sportivo argentino: “Lotito non può vietarmi di giocare ed è per questo che ho inviato una lettera alla Fifa. Mi hanno detto che sono un giocatore libero e di andare a giocare con qualsiasi squadra al mondo, ma intanto il contenzioso proseguirà”. Ipotizzabile un ritorno in Argentina: “Se andassi in un top club europeo avrei poco spazio e non sarebbe facile. Si era aperta una possibilità in Premier, ma non sono sicuro perché io voglio giocare. Adesso devo parlare con il Velez, ma sto trattando anche con altri club. Comunque io ho voglia di restare nel mio paese, sto parlando con i miei fratelli per vedere e analizzare le varie possibilità. Voglio giocare. Negli ultimi mesi non giocavo perché avevo dei problemi con il presidente e lui fa un po’ quello che vuole alla Lazio. Non posso darvi i numeri esatti, ma penso che quasi 30 giocatori abbiano vissuto la mia stessa situazione. Lì gli allenatori fanno quello che possono, ma il presidente fa quello che vuole e lui non è un uomo di calcio”.