Mesbah: “Il Milan? Sono cose di cui si occupa la società”
“L’interessamento del Milan sul sottoscritto? Indubbiamente è una cosa che fa piacere, però, come ho sempre detto queste sono cose di cui si occupa la società“. Sono le parole di Djamel Mesbah, l’esterno sinistro del Lecce su cui è concreto l’interesse del Milan.
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“Io in questa fase non penso al mercato – glissa l’algerino – la mia attenzione è sul lavoro di ogni giorno e sulla prossima gara di domenica prossima a Firenze.
CLASSIFICA COMPLICATA – “Ora la nostra situazione inizia a farsi dura, visto che siamo a nove punti di lunghezza dalla salvezza. Secondo me – spiega – non ha senso parlare di singoli reparti, ma dobbiamo ragionare come squadra e cercare sempre di migliorare. Con mister Cosmi si è vista un’altra mentalità, ma purtroppo non sono arrivati i punti ed ora siamo nella situazione di non poter lasciare nulla per strada. Dovremo pensare alle prossime gare come se fossero le ultime del campionato. Certamente ottenere la salvezza è difficile, ma non impossibile”.
PROSSIMO AVVERSARIO – “La Fiorentina – dice il nordafricano del Lecce – è una buona squadra, reduce dalla vittoria in trasferta a Novara, hanno degli ottimi attaccanti, però, è inutile soffermarsi sull’avversario perché tutte legare da qui alla fine saranno per noi difficili. Fiorentina e Chievo? Sarebbe importante fare almeno quattro punti perché dobbiamo cercare di recuperare punti sulle quart’ultime. Non penso che le altre squadre in lotta per la salvezza ci siano superiore. A parte il Siena, quando abbiamo affrontato le altre abbiamo dimostrato di essere sullo stesso livello.
SFORTUNA E INFORTUNI – “Se hanno pesato finora le assenze dei giocatori d’esperienza? Secondo me hanno inciso gli infortuni che hanno avuto giocatori d’esperienza come Carrozzieri e Olivera. Quando in squadra ci sono giocatori giovani e bravi, come ci sono da noi, è anche importante che accanto a loro ci siano calciatori esperti, che magari possono dare una mano in determinate occasioni. Però ora è inutile guardarsi indietro, dobbiamo guardare avanti”.