Napoli, idee e soldi sembrano non bastare: la ricerca del ‘dopo Cavani’ è già iniziata
In casa Napoli sembra esser arrivato il momento clou. Incassati – quasi – i 63 milioni derivanti dalla cessione di Cavani, ad Aurelio De Laurentiis spetterà ora l’arduo compito di rinforzare l’organico partenopeo, cercando di far coincidere le esigenze dei tifosi con le richieste più o meno esplicite del tecnico Rafa Benitez.

I soldi in cassa sono tanti, ma in questi primi giorni di trattative il patron azzurro ha avuto la conferma che non sempre l’ingente disponibilità economica è garanzia di grandi acquisti, specie se a frenare sul nascere ogni operazione sono i paletti storici caratterizzanti la gestione De Laurentiis.
Quello recente di Mario Gomez è solo uno dei tanti rifiuti che il numero uno partenopeo ha dovuto ricevere in questi anni, seguito a ruota – poche ore dopo – da quello prevedibile del montenegrino Stephan Jovetic. Sembrerebbe una barzelletta – di questi tempi – ma la parola già data ad altri club nei giorni scorsi (rispettivamente Fiorentina e Juventus) ha prevalso, avendo la meglio persino sul maggiore ingaggio che il presidente del Napoli avrebbe garantito ai due attaccanti.
E quando non sembrano esserci problemi legati all’ingaggio, ironia della sorte, ecco allora che il problema per il Napoli sorge alla base, ed è relativo alla valutazione dei cartellini. Capita così che per Leandro Damiao, ventiquattrenne promessa brasiliana dell’Internacional, neanche 20 milioni sembrano bastare mentre per Jackson Martinez, forte centravanti colombiano del Porto, la richiesta recapitata a Castelvolturno è stata addirittura di 40 milioni di euro.
Che i soldi non facessero la felicità era risaputo, ma il Napoli in questi giorni sta scoprendo che è anche tremendamente difficile spenderli come si vorrebbe.