Napoli: la gaffe Soriano chiude un mercato deficitario e improvvisato
Il mercato del Napoli si è concluso con la gaffe Soriano: gli azzurri non sono riusciti a depositare in tempo il contratto del centrocampista della Samp.
Foto di Danilo Rossetti
Gli arrivi di Chiriches e Hysaj non rinforzano la difesa, il reparto che da 2 anni è sotto la lente di ingrandimento. Serviva almeno un altro centrale, di grande spessore, e un altro terzino. Si è deciso di andare avanti con Henrique e Koulibaly messi sul mercato per tutto il periodo. Anche l’operazione Gabriel non ha senso visto che non si è riusciti a vendere Rafael.
Il centrocampo resta incompiuto. Gli arrivi di Valdifiori e Allan di sicuro alzano la qualità, ma praticamente non ci sono alternative valide. Non c’è un vice-Hamsik, l’unico centrocampista in rosa che accompagna la manovra offensiva, non c’è un calciatore dalle stesse caratteristiche di Allan. David Lopez ha dimostrato di non avere il passo e le qualità per fare la mezzala, Jorginho resta un punto interrogativo. Ecco perchè Soriano serviva come il pane. Strana, stranissima, l’operazione Chalobah: prendere un giovane dal Chelsea in prestito secco significa solo valorizzare un calciatore di un altro club senza avere possibilità di acquistarlo in caso dovesse sorprendere.
Almeno i big non sono stati ceduti. Tuttavia, la gestione dei casi Gabbiadini e Mertens non è stata ottimale. Inoltre non si è riusciti a trovare una squadra per Callejon: lo spagnolo voleva andare via già la stagione scorsa. Higuain resta, senza rinnovo e con il pericolo articolo 17.
Male anche la gestione delle cessioni. L’unica operazione fruttuosa è stata la cessione di Inler. Vargas, dopo la strepitosa Copa America, è stato praticamente svenduto. Non si è trovata una squadra a Zuniga e De Guzman, anche se quest’ultimo ha rifiutato moltissimi club. Non sono arrivati nemmeno giovani di belle speranze, in realtà non si è capito se la squadra scouting sia stata sostituita o il posto è ancora vuoto.
La sensazione finale è che il Napoli sia ancora una volta una squadra incompiuta, che il mercato non sia stato fatto di idee, ma di improvvisazione. La mancata qualificazione in Champions per il secondo anno consecutivo è pesata di certo sul bilancio, ma senza investire si rischia di non partecipare alla massima competizione per il terzo anno consecutivo e in questo caso il rischio di perdere i big è elevatissimo.