Pep Guardiola, biografia shock: “Odio il tiki-taka”
Dichiarazioni clamorose dell’allenatore del Bayern Monaco, ex del Barcellona pigliatutto. La sua confessione nella biografia autorizzata “Herr Pep”, curata dal giornalista Martì Perarnau, in uscita il 4 settembre in Spagna.
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Nelle prime indiscrezioni, riportate dal corrispondente in Germania del quotidiano catalano Ara, Isaac Lluch, leggiamo: “Io odio il tiki-taka, il possesso della palla è solo uno strumento per organizzarsi e confondere gli avversari. Se non c’è una sequenza di 15 passaggi, è impossibile effettuare la transizione ben tra attacco e difesa.”
Nonostante il titolo in tedesco, il libro uscirà in spagnolo, catalano e in inglese. Prevista anche una edizione per il Sud America.
“Nel libro puoi scrivere tutto quello che vedi e criticare tutto quello che vuoi, ma durante la stagione non scrivere niente di quello che vedi negli allenamenti a porte chiuse” ha chiesto Guardiola al giornalista, rimasto a fianco dell’allenatore per quasi 200 giorni, preoccupandosi solo dei segreti del campo. Il tecnico è riuscito infatti ad imporre la filosofia degli allenamenti senza occhi indiscreti anche in Germania, dove prima del suo arrivo questa restrizione era poco comune. La paura di essere spiato è una ossessione per Guardiola, che è arrivato a minacciare di escludere dal campo la talpa di turno che di volta in volta spiffera la formazione alla stampa.
Negli stralci riportati dal quotidiano troviamo anche una dichiarazione sul Barcellona “Non è vero che me ne sono andato perché Rosell non voleva rimodellare la rosa. Ero arrivato al limite e non vedevo quali opzioni potesse offrire la squadra. Un ritorno? No, scordatevi questa possibilità”
Sulla peggior sconfitta, nessun dubbio: “Lo 0-4 con il Real Madrid in Champions League è stata la mia peggior ca..ta come tecnico” .