Copa Sudamericana: impresa Huracan, battuto il River al Monumental
L’ottimo cammino fin qui in Copa Sudamericana aveva oscurato tutti i problemi del River Plate post Libertadores che però sono riemersi nella semifinale d’andata contro l’Huracan.

Fonte: Nano Gutierrez (Flickr.com)
Lento, senza idee e a tratti anche noioso: la Banda di Gallardo stona più volte nella serata che avrebbe dovuto consacrare questa squadra come autentico “Rey de Copas”. E invece al Monumental emerge l’organizzazione della favola Huracan, ancora a rischio retrocessione in campionato ad una giornata dal termine ma sempre più vicino ad un traguardo storico in Copa Sudamericana.
Grande serata per Ramon Abila a cui mancherà solo il gol. Al posto di “Wanchope” però va a segno la stellina di questa squadra, Espinoza: al quarto d’ora su un’imbeccata geniale del Rolfi Montenegro il talento classe ’95 del Globo sfrutta l’imprecisione tecnica di Casco e su rimpallo segna il gol dello 0-1.
La reazione del River Plate è frastornata e, come è ben noto negli ultimi tempi, se non ingrana Carlos Sanchez la squadra non si accende. Pisculichi è totalmente assente e neanche gli ingressi di Viudez, Lucho Gonzalez e Saviola fanno cambiare marcia al Millo.
E se il River si guarda allo specchio vedendo solo il riflesso sbiadito di se stesso, l’Huracan prova a piazzare la zampata decisiva in contropiede nei minuti di recupero: Abila ha il pallone del 2-0 ma ha due difensori e Barovero davanti; prende la mira, alza un pallonetto spettacolare ma il pallone si stampa sulla traversa e rimbalza in campo.
Finisce 0-1 al Monumental e tra una settimana a Parque Patricios il River Plate dovrà compiere un’impresa simile a quella del Mineirao contro il Cruzeiro nella scorsa Libertadores; ottimismo invece in casa Huracan dove si sogna sempre di più una finale di Copa Sudamericana che sarebbe la prima nella storia della Quema.