Il Brasile trionfa alle Olimpiadi per la prima volta nella storia, decisivi i rigori
Impresa importantissima della selezione olimpica brasiliana, che sconfigge la Germania ai calci di rigore e trionfa per la prima volta ai Giochi Olimpici nel calcio.

Maracanà ospite, quindi, di un’altra importante vittoria per il movimento calcistico carioca, dopo la grande finale della Confederations Cup 2013, vinta per 3-0 contro la Spagna.
La gara- Parte meglio la Germania, che prova a sfruttare la grande forma dell’esterno destro Gnabry, vivace e sempre pronto a rendersi pericoloso.
Anche i ragazzi di Rodrigo Micale prediligono attacchi sulla corsia di destra, sfruttando la qualità di Neymar, spesso supportato dal bravissimo terzino Zeca (Santos).
E’ proprio il capitano dei verdeoro a sbloccare il match al 26’. Magistrale la punizione dell’asso del Barcellona, che infila il pallone a fianco del palo sinistro della porta difesa da Horn.
Giocata da applausi quella del numero 10 sudamericano, macchiata da una caduta molto accentuata in occasione del presunto fallo che aveva generato il calcio da fermo.
La Germania fatica a riprendersi e a prendere in mano il proprio gioco. E’, infatti, sempre il Brasile a cercare di comandare il possesso palla, grazie alla buona verve dei suoi elementi di maggior qualità.
Fondamentale, inoltre, il contributo di Walace, vero e proprio frangiflutti davanti alla difesa e giocatore di grande sostanza. Una presenza importante per gli equilibri di una squadra ricca di calciatori offensivi.
I ragazzi di Hrubesch, all’ultima partita della vita in panchina, trovano il pari al 14’ della ripresa con il talento dello Schalke 04 Meier, che con un preciso rasoterra batte Weverton.
Non eccezionale il piazzamento della difesa verdeoro nella circostanza, con i difensori abbastanza fermi e non in grado di contrastare l’azione.
Nei minuti che separano la rete dell’1-1 ed i rigori è il Brasile a rendersi maggiormente pericoloso ai teutonici, con Luan prima e Neymar poi.
Il secondo tentativo finisce alla destra di Horn di un nonnulla, strozzando in gola l’urlo del gol al Maracanà.
Una rete che avrebbe fatto, di fatto, potuto consegnare la coppa ai padroni di casa, guidati dalla classe cristallina di Neymar, calciatore di livello superiore a tutti gli altri presenti sul terreno di gioco.
Alla fine di dei supplementari con poche occasioni da gol (se si esclude qualla avuta dal subentrato Felipe Anderson, fermato in corner a tu per tu con Horn) arrivano i calci di rigore a decidere la sfida per l’oro olimpico.
A risultare decisivo è il grande intervento di Weverton, che intercetta il quinto dei rigori calciati dalla Germania, segnatamente quello del fuoriquota e cannoniere dell’ultima Serie B tedesca, Nils Petersen.
Dopo l’intervento del portiere dell’Atletico Paranaense è scoppiata la gioia di un’intera nazione e dei giocatori.
Neymar, che ha messo a segno il quinto e decisivo rigore, è scoppiato in un commovente pianto subito dopo la realizzazione dal dischetto.
O Ney è stato anche protagonista di alcuni gesti di nervosismo nel post-gara. Il campione se l’è presa con alcuni tifosi, che pare lo avessero insultato nel corso della gara.
L’ex Santos ha espresso tutto la sua insofferenza per quanto successo, picchiando anche i pugni contro i tabelloni pubblicitari che lo separavano dai tifosi stessi.
Tutto è stato probabilmente ripreso anche dalle telecamere presenti in campo.
BRASILE-GERMANIA 6-5 dopo i calci di rigore
1-1 dopo i tempi regolamentari e supplementari (26’NEYMAR-59’MEIER)
Ginter (Ger): GOL
Renato Augusto (Bra): GOL
Gnabry (Ger): GOL
Marquinhos (Bra): GOL
Brandt (Ger): GOL
Rafael Alcantara (Bra): GOL
Suele (Ger): GOL
Luan (Bra): GOL
Petersen (Ger): PARATO
Neymar (Bra): GOL
BRASILE: WEVERTON, ZECA, RODRIGO CAIO, MARQUINHOS, RENATO AUGUSTO, DOUGLAS SANTOS, LUAN, GABRIEL BARBOSA (FELIPE ANDERSON, MIN. 69), NEYMAR, GABRIEL JESUS (RAFAEL ALCANTARA, MIN. 95), WALACE
GERMANIA: HORN, TOLJAN, KLOSTERMANN, GINTER, SULE, LARS BENDER, MEYER, SVEN BENDER (PROEMEL, MIN. 66), SELKE (PETERSEN, MIN. 75), BRANDT, GNABRY