Zeman pronto per il Lugano: “Posto adatto per il buon calcio”
Il più discusso allenatore del calcio italiano è pronto alla sua nuova avventura in Svizzera: Zeman è il nuovo tecnico del Lugano. La società è stata promossa quest’anno nella Super League, la prima divisione nazionale con 64 punti totalizzati in 36 gare. Il boemo proporra il classico 4-3-3 che lo ha sempre rappresentato. Dopo la sfortunata parentesi con il Cagliari e con la Roma, il riscatto è alle porte.
Zeman ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport parlando del futuro e di alcune vicende del passato. Ecco le sue dichiarazioni: “Esilio? Soltanto un mese fa avevo dato la parola al presidente Sebastiani, che insisteva per riportarmi al Pescara e ho rifiutato di parlare con altre quattro squadre che mi volevano offrire la panchina. Quando do la mia parola per me vale come una firma. Non è la prima volta che chi ho davanti ragiona in maniera differente. Ne resto deluso, ma non per questo cambio modo di agire. Ancora fino a martedì scorso Sebastiani mi ha ripetuto: lei è il nuovo tecnico. Poi ha cominciato ad elogiare il lavoro di Oddo, quindi non ha risposto più al telefono e alla fine mi ha fatto arrivare una proposta indecente“.
La voglia di allenare non è mai passata, nonostante l’ultimo grande risultato risalga alla promozione del Pescara in Serie A: “No, non mi è passata. Anche se negli ultimi anni ho trovato grosse difficoltà nel fare calcio secondo le mie idee e ho avuto problemi sia con le dirigenze che con alcuni giocatori. Eppure penso alla Roma di aver fatto un grande lavoro, valorizzando giocatori come Florenzi, Marquinhos, Lamela, Romagnoli, e facendo rendere Osvaldo come mai prima e dopo“.
Infine l’ultima battuta sul Lugano: “Cerco un posto dove fare buon calcio, dove ci sia il rispetto dei ruoli, delle regole e una gestione corretta della società. Le premesse ci sono, voglia ed entusiasmo sono le stesse di vent’anni fa“.
A 68 anni Zeman si rimette nuovamente in gioco dando vita ad un’altra Zemanlandia, sperando che oltre il bel gioco arrivino quei risultati che sono mancati troppo spesso.