Liga: la curva “Riazor Blues” del Depor, chiusa in ricordo di Francisco
Perché non ci siamo più morti come quella di Francisco Javier Romero Taboada, le squadre e i tifosi hanno preso provvedimenti, chi in un modo chi in un altro.

L’Atletico Madrid ha deciso di non far entrare gli ultras del “Frente” dal Vicente Calderon, il Deportivo La Coruna chiude di sua spontanea volontà la propria curva. Il club galiziano, dopo la morte del proprio tifoso negli scontri di domenica scorsa a Madrid, ha deciso il settore in genere occupato dai “Riazor Blues”, il gruppo ultras coinvolto negli incidenti di domenica scorsa, resti chiuso. E’ successo ieri in occasione della partita di Coppa e succederà sabato per la partita di Campionato. Il presidente del Deportivo, Tino Fernandez, ha ribadito l’impegno del club contro la violenza e ha annunciato che per l’incontro di sabato i biglietti costeranno soltanto un euro affinché’ lo stadio si converta “in una grande manifestazione di spirito sportivo contro la violenza”. Sulla chiusura della curva, il Deportivo sottolinea: “ci rendiamo conto che questa misura penalizza un gran numero di sostenitori che non ha nulla a che vedere con la violenza, a loro chiediamo comprensione e siamo sicuri che capiranno e che parteciperanno orgogliosamente al messaggio che il Deportivo La Coruna vuole trasmettere”.