Real Madrid, Carlo Ancelotti apre le porte: “Ecco i segreti del mio Real”
Carlo Ancelotti, tecnico del Real Madrid, ha deciso di ricevere a Valdebebas, luogo degli allenamenti delle Merengues, una ventina di giornalisti, per spiegare loro i segreti del laboratorio Real.

L’allenatore italiano parla della sua giornata tipo: “Io arrivo verso le 9,30, e me ne vado più o meno alle 18,30-19. Prima di ogni allenamento, faccio una riunione con tutto lo staff, compreso quello medico: stabiliamo come agire e soprattutto dove. Poi, una volta finito l’allenamento, i giocatori sono liberi di fermarsi a fare trattamenti o tornare a casa. La maggior parte di loro sta qua: sono super professionisti, hanno una cura maniacale di se stessi“.
Al centro delle domande dei giornalisti c’è il rapporto che un allenatore deve instaurare con la propria squadra ma soprattutto il ruolo della lingua: “Sto imparando sempre più lo spagnolo, ma non è facile motivare la squadra in una lingua che non è tua. Non a caso, quando mi arrabbio, lo faccio in italiano: mi viene più facile“.
Ma il tempo passa e cambiano abitudini e soprattutto strumenti. “Oggi la tecnologia ha cambiato molte cose – dice Ancelotti – io e Zizou (Zidane) cerchiamo di parlare sempre con i giocatori, di mantenere vivo il rapporto. Se c’è poi qualcosa che non va, la porta del mio ufficio è sempre aperta. Spesso mi confronto con Casillas, Ramos e Marcelo, i tre capitani: con loro abbiamo deciso che in ritiro si va solo se giochiamo di pomeriggio. Prima il ritiro era una cosa sacra, per ridere, concentrarsi ma soprattutto fare gruppo. Oggi con questi social network non ha più senso“.