A tutta tattica – Napoli, è il momento della verità
Per il Napoli è un momento speciale. Oramai la squadra di Mazzari non è più una sorpresa, è una grande del nostro campionato. Vero è che la settimana scorsa la Juve ha dimostrato forte determinazione al San Paolo. Ma non si può dimenticare che il Napoli ha fatto una grande partita.
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Domani gli azzurri affronteranno il Villareal. Lo hanno già battuto in casa, per il passaggio sicuro agli ottavi di Champions è necessaria una vittoria.
Mazzarri quest’anno ha dovuto iniziare a fare turnover: scelta obbligata in vista del doppio impegno campionato-coppa europea. Se però in un primo momento l’allenatore lvornese aveva provato a cambiare un maggior numero di uomini tra un match e l’altro, ora la sutuazione si è equilibrata su un un ricambio moderato, che coinvolge maggiormente 14-15 giocatori; questo permentte di dare continuità al gioco spumeggiante del Napoli, che non può fare a meno di certi interpreti.
Difesa: ecco perché, davanti a De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro e Aronica sono i titolarissimi, come l’anno scorso. Ogni tanto, a turno rifiatano, ma l’assenza di Britos per infortunio e l’inesperienza di Fideleff e Fernandez fa si che a giocare le partite più importanti siano sempre quei tre. Stesso discorso per le fasce, dove l’alternanza tra Maggio, Dossena e Zuniga permette a questi giocatori di riposare e di avere quell’intensità che è fondamentale per il loro ruolo.
Centrocampo: in questo reparto abbiamo l’unica novità rispetto allo scorso anno: titolare inamovibile è Inler, che ha preso il posto di Pazienza (andato a Torino a fare la riserva a Pirlo); accanto a lui, sembrava a ver preso posto Dzemaili; in realtà, il centrocampo è meglio assortito con Gargano. Lo svizzero di origine macedone sta adesso iniziando ad inserirsi meglio negli schemi di Mazzarri e rappresenta una validissima alternativa a Inler. Il rammarico legato a questo centrocampo è di non aver ancora potuto vedere i campo Donadel, che avrebbe potuto aiutare la squadra a sostenere meglio i mille impegni.
Attacco: infine il reparto più forte e allo stesso tempo più delicato. Quei tre insieme sono esplosivi, solo il Milan può schierare un tridente altrettanto forte in serie A. Fino ad ora i vari acquisti pensati per far riposare i titolari sembravano aver fallito. Il Pandev delle ultime gare però fa ben sperare, infatti ha saputo degnamente sostituire prima Cavani (contro la Juve) e poi Hamsik (contro il Lecce).
Comunque vada domani, il Napoli ha già fatto tantissimo pensando a dove è partito pochi anni fa. Naturalmente l’augurio è che possa fare sempre meglio, che costruire un ciclo duraturo e vincente, conservando i campioni che ha e integrandoli con giocatori all’altezza. Perché altrimenti che gusto c’è a veder vincere sempre le solite squadre?