Dall’autobiografia di Pirlo: “Nel 2004 gli spagnoli sembravano drogati”. Pandiani: “Indecente”
TORINO – La pubblicazione della biografia di Pirlo sta già suscitando numerose polemiche nel mondo del calcio.

A far da ‘botta e risposta’ da un capo del mondo (o d’Europa) all’altro è la partita di esattamente dieci anni fa, Deportivo La Coruna-Milan, terminata 4-0 per gli spagnoli che ribaltarono incredibilmente il 4-1 rossonero d’andata, soffiando il passaggio in semifinale di Champions League all’ex squadra del bianconero. Ecco le parole di Pirlo nel suo libro: “Non è un’accusa, solo un brutto pensiero. Erano più vecchi di noi come età e non erano conosciuti per unire grande velocità alla resistenza, nonostante ciò andavano a mille all’ora. Quando l’arbitro fischiò la fine del primo tempo, rientrarono negli spogliatoi correndo come se fossero tutti Usain Bolt. Sembravano posseduti, galoppavano per quel campo avanti e indietro alla ricerca di un obiettivo che solo loro potevano vedere, per la prima e unica volta nella mia vita ho pensato di star condividendo il campo con qualcuno che si era preso qualcosa”. Dalla Spagna arriva l’immediato attacco alla polemica, con le parole di uno dei protagonisti della sfida, Walter Pandiani: “Dice queste cose 10 anni dopo. Perché non organizziamo una nuova partita con i giocatori di allora e vediamo chi è il più forte? Potrebbe ritrovare l’umiltà che ha perso raccontando questi pensieri assolutamente indecenti”. Durissimo invece l’ex capitano degli spagnoli, Fran: “Un giocatore della sua classe non avebbe dovuto dire queste parole. Se dovessimo pensar male di ogni goleada, cosa dovremmo dire del Milan che, ad Atene, nel 1994 distrusse il Barcellona?“. La polemica non accenna a placarsi, attendiamo nuove dichiarazioni dei protagonisti a riguardo.