Impresa Chelsea: in 10 uomini pareggia al Camp Nou per 2-2. Blues in finale
Il Chelsea pareggia 2-2 al Camp Nou e si guadagna il pass per la finale. Prima doppio vantaggio Barça targato Busquets e Iniesta, poi rimontano gli ospiti con Ramires e Torres. Guardiola schiera una sorta di 3-4-3 con il tridente Messi-Sanchez-Cuenca, con quest’ultimo che ha vinto il ballottaggio con Pedro. In difesa si rivede Piquè. Il Chelsea risponde con un abbottonato 4-5-1 con Drogba in attacco, Mata e Ramires sulle fasce. In mezzo Mikel e Meireles, oltre a Lampard.
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Pronti-via e Messi fa subito sentire la sua presenza calciando violentemente col destro sull’esterno della rete dopo un uno-due a velocità supersonica con Sanchez. Come ci si aspettava, sono gli uomini di Guardiola a fare la partita col solito possesso palla prolungato. Il Chelsea invece, resta rintanato nella propria metà campo affidandosi soprattutto ai lanci lunghi cercando di sfruttare la fisicità del solo Drogba, coadiuvato nelle ripartenze da Mata e Ramires. All’11 Cahill è costretto ad abbandonare il terreno di gioco a causa di un problema muscolare, ma non è il solo a dare forfait; Piquè dopo uno scontro fortuito con Victor Valdes resta a terra per qualche minuto; al 25’ lascerà il posto a Dani Alves. Dopo 20 minuti clamorosa opportunità per Messi: dopo uno scambio con Fabregas, che gli restituisce splendidamente il pallone con il tacco, la Pulce prova a piazzarla ma Cech compie un autentico miracolo respingendo con il piede sinistro. Poco prima di uscire Piquè viene saltato da Drogba servito da un rilancio lungo di Cech, poi l’ivoriano spreca. Il Barça continua a spingere e al 34’ trova il meritato vantaggio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo il pallone finisce sui piedi di Dani Alves, il brasiliano invece di calciare serve Cuenca che dalla sinistra mette un cross basso su cui Busquets non può sbagliare. Al 37′ ingenuità colossale di Terry: ginocchiata a Sanchez a palla lontana per l’arbitro non ci sono dubbi, è rosso diretto. Tre minuti più tardi piove sul bagnato per il Barcellona. Azione travolgente di Messi che imbecca Iniesta in area, Don Andres non si fa pregare e la piazza col piatto firmando il raddoppio blaugrana. La partita sembra in discesa, i catalani danno l’impressioni di poter ammazzare il match ma allo scadere del primo tempo arriva inaspettatamente la doccia gelata: Lampard confeziona un assist perfetto per Ramires che con un delizioso pallonetto trafigge Valdes ammutolendo i quasi centomila del Camp Nou. Si va negli spogliatoi con la consapevolezza che la partita è ancora tutta da giocare.
Comincia la ripresa ma il copione non cambia. Sono sempre i blaugrana a fare la partita e mantenere il pallino del gioco. Dopo due minuti altro colpo di scena. Drogba tocca Fabregas in area che va giù, il direttore di gara indica il dischetto; sul pallone va ovviamente Messi che però spara incredibilmente sulla traversa. Il Barça continua a spingere mentre il Chelsea si chiude nella propria area di rigore. Al 53′ Dani Alves crossa per Sanchez che di testa mette a lato. Poco dopo Drogba, autore di una prestazione commovente, recupera palla sul giovane Cuenca nei pressi della propria area, avanza, salta Puyol e fa partire un destro terrificante da distanza siderale che per poco non sorprende Valdes. I catalani proseguono nel loro assedio e si avvicinano al goal con Cuenca che, su assist di Iniesta, calcia col sinistro ma Cech si oppone. Guardiola ci prova inserendo anche Tello e Keita. Il finale è un vero e proprio arrembaggio all’area dei Blues. Il Chelsea si barrica letteralmente davanti a Cech, difendendosi con ogni mezzo. Al 77′ sponda di Dani Alves per Busquets che calcia però malamente. Al minuto 82 si assiste all’azione sul quale si spengono le speranze blaugrana: Messi raccoglie palla dalla destra, converge al centro e fa partire un sinistro che però si stampa sul palo, complice anche la deviazione dell’ottimo Cech. La formazione di casa tenta in ogni modo di perforare la retroguardia londinese ma senza successo anzi, su lancio della difesa, il neo-entrato Torres si invola da solo in posizione regolare, salta Valdes e mette in rete per il goal che spedisce i campioni in carica a casa e manda a Monaco i Blues.
Finisce così una delle semifinali di Champions più belle di sempre. Alla fine del match il Camp Nou applaude i suoi gladiatori regalando una pagina di sport meravigliosa. Il Chelsea compre un’impresa epica, riuscendo a resistere in dieci agli assalti avversari per tutta la ripresa. Grande trionfo per Di Matteo che, dopo l’esonero di Villas Boas, ha completamente trasformato questa squadra. Per Guardiola invece, il futuro è un punto interrogativo. Prima stagione senza certezze per il Pep da quando siede sulla panchina catalana.
ma gli dei di chi?
certo che messi contro la vattelapesca fa 9 gol ma contro il chelsea sbaglia i rigori
del calcio, lo dimostrano i risultati ottenuti negli ultimi 5 anni
Qualcuno che spieghi a Matassini cosa è il calcio per favore
Si…ma il chelsea ha avuto un culo esagerato…
Ma se Messi ha segnato a tutte le squadre mondo, ma ancora a criticarlo state?
ahahah io non ho detto che fanno schifo… anzi, io stimo tantissimo xavi e iniesta i quali,secondo me, sono i migliori centrocampisti del mondo e di sempre (contanto anche Scholes) io dico che secondo me non sono Dei… una squadra di dei era quella del manchester united del 1968 con dei certi denis law george best e bobby charlton
Senza titoli non è detto, c’è ancora la Coppa del Re
ha sbagliato un rigore capita a tutti, è un essere UMANO in fondo 😉 e come detto da altri il chelsea ha avuto un culo incredibile e non merita assolutamente la finale. se non riuscite ad ammettere questo non so che partite avete visto
Lo sbaglio del barca è stato quello di cercare sempre triangolazioni, uno due,nei pressi dei limiti dell’aria quando invece arrivati a quell’altezza potevano facilmente concludere in porta senza fare giochetti li davanti e senza incidere…
soprattutto nel secodo tempo
Impronosticabile, come il Barca del secondo tempo pari a quello dell’andata.. Impalpabile negli ultimi 18 metri.. Profonda tristezza, mourinho soggigna ad ali spiegate.