Quagliarella, da sicuro partente a protagonista in Europa: un anno dopo la storia si ripete…
Ogni anno sembra esser sempre la stessa storia. Circolano grandi nomi, arrivano grandi calciatori nello stesso ruolo, e per Fabio Quagliarella lo spazio alla Juventus sembra davvero non esserci più. Ed allora giù il solito copione: primi contatti con vari club (esteri, maggiormente propensi a pagarne l’intero cartellino), prime proposte di contratto e, dulcis in fundo, primi prematuri titoli sui giornali che lo proiettano ora in Germania ed ora in Inghilterra.
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Foto di Sassuolocalcio.it
Morale della favola? Il suo posto, alla fine, è sempre lì. In quel club bianconero che lo prelevò dal Napoli nell’estate del 2010 e che da allora, nonostante un ruolo quasi mai da protagonista offertogli, lo ringrazia per le prodezze messe a segno in Europa. O per le castagne tolte dal fuoco, fa lo stesso.
Successe l’anno scorso allo Stamford Bridge contro il Chelsea (suo il goal del definitivo 2 a 2 con successiva traversa), e si è ripetuto anche quest’anno in terra danese. Rete del (meritato) pareggio contro il Copenaghen e, ancora, traversa pochi minuti dopo l’1 a 1, che ha tanto il sapore di dazio da dover pagare ogni qualvolta con un suo goal risulti decisivo in Champions.
Ora come allora si trattava della prima giornata della massima competizione europea. Ancora troppo presto per trarre giudizi ed opinioni varie, non per affermare (con assoluta certezza) che Fabio Quagliarella, a questa Juventus, continua (e continuerà) a servire ancora tanto.