Reus fenomeno vero, Subotic-Hummels da rivedere, Borussia Dortmund-Bayern Monaco 1-2: le pagelle dei giallo neri
La finalissima di Champions è del Bayern, che ha battuto il Borussia per 2-1 dopo una partita ad altissima intensità. Di seguito le pagelle dei gialloneri:

Weidenfeller 7: tiene a galla i suoi con interventi strepitosi, dovendo però capitolare in due occasioni
Piszcek 6: Riebery è un cliente difficile, che stasera riesce a tenera sostanzialmente a bada.
Hummels 5: sul punto di combinare la frittata nel primo tempo su Robben, vive la partita perennemente in apprensione.
Subotic 5: un pò meno in difficoltà rispetto al compagno di reparto, anche lui paga però la velocità degli avanti bavaresi.
Schmelzer 5,5: dalla sua parte Robben fa il bello e il cattivo tempo nella prima frazione. Respira sotto il punto di vista difensivo nella seconda frazione, ma non offre spunti in avanti.
Gundogan 6: segna il rigore del pareggio consentendo alla squadra di Klopp di continuare a sperare, salvando una prova tutt’altro che spettacolare.
Bender 5,5: sino a quando regge la condizione fisica tiene botta al Bayern. Nel secondo tempo cala, insieme a tutta la squadra, lasciando la difesa sguarnita di una adeguata protezione (dal 90’ Schieber sv)
Blaszczykowski 6: corre e si sbatte come sempre. I primi venti minuti sono splendidi, poi va via via scemando (dal 90’ Sahin sv)
Reus 7: giocatore fantastic sotto tutti i punti di vista. Tanta corsa, tantissima qualità, tiene in costante apprensione la coppia Dante-Boateng, procurandosi un rigore.
Grosskreutz 5,5: il meno appariscente degli gialloneri, perde alla lunga la sfida contro Lahm.
Lewandowski 6: molto distante dalla prova offerta nella semifinale contro il Real. Inizia benissimo, poi cala con il resto della truppa.
Klopp 5,5: il solito Borussia, tutto corsa e verticalizzazioni, si è potuto ammirare solo nella prima mezzora. Ha probabilmente patito la mancanza di Gotze, di cui Grosskreutz non è stato un degno sostituto.