Roma, ascolta Bojan: “Il leader di una squadra non è mai il tecnico”
La Roma continua il duro allenamento in vista del difficile match di Champions contro il Barcellona.

Luis Enrique è atterrato nella capitale. Questa sera effettuerà un allenamento di rifinitura proprio allo stadio Olimpico. I giallorossi dovranno eliminare dalla mente la gara contro il Bayern, dello scorso anno, per non permettere ai fantasmi del passato, di condizionare questa importantissima partita.
Un ex di entrambe le formazioni è Bojan, ora in forza allo Stoke City. Il talento spagnolo è cresciuto nella cantera del Barcellona, diventanto un elemento importante della prima squadra. Ha indossato la maglia blaugrana dal 2007 al 2011 scendendo in campo 104 e totalizzando 26 goal in Liga. Nel suo palmares risultano: 3 campionati spagnoli, una coppa di Spagna, 2 supercoppe di Spagna, 2 Champions League, un mondiale per club e una supercoppa europea. Purtroppo il rapporto si è logorato con la società ed il ragazzo decise di lasciare il club seguendo Luis Enrique alla Roma. In Italia non ha avuto molta fortuna: nel 2011-2012, il tecnico lo schierò per 33 volte. Il ragazzo totalizzo 7 rete, ma non convinse mai a pieno. Ora torna a parlare dei suoi anni nella capitale e della delicata sfida contro i campioni d’Europa. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate a El Mundo: “La mentalità di gioco del Barcellona è difficile ripeterla altrove perchè riguarda una serie di giocatori ai quali viene insegnata. In Italia, per esempio, si può arrivare ad esprimere un gioco spettacolare, divertente ma mai paragonabile a quello del Barcellona“.
Poi un piccolo ritorno a Roma: “E’ stato il mio primo club che mi ha aperto le porte dopo dodici anni di Barcellona. La considero casa mia., una parte della mia famiglia dove mi hanno educato calcisticamente e personalmente. Mi hanno accolto molto bene, in una piazza molto importante come Roma e la Serie A. Fu un anno intenso anche se le cose non andarono per il meglio, però la gente romana ed il Club hanno lasciato in me un bel ricordo. Totti? Ho imparato molto da lui. E’ un grande giocatore e restare su grandi livelli come ha fatto lui non è facile. Giocare sempre nello stesso Club con gli stessi colori e la stessa passione e in particolare a Roma. Giocatore unico e persona ammirabile, sia dentro che fuori dal campo. Un leader nello spogliatoio anche per quello che ti trasmette durante gli allenamenti“.