Samuel Eto’o loda Mourinho: “Felice per i goal. Grazie a Mou”
Samuel Eto’o rilascia alcune dichiarazioni a i microfoni spagnoli di ‘El Larguero’ di Cadena Ser, all’indomani della vittoria in Champions ai danni dello Schalke 04, propiziata proprio da una sua doppietta.

“Oggi sono felice, ieri lo ero pure. Però quando un attaccante segna è sempre felice. Ma il merito è di Mourinho che continuava a gridarmi di fare pressing sul portiere – commentando il primo dei due gol rifilati allo Schalke 04 in Champions –. E sono stato anche fortunato perché il pallone ha preso la traiettoria per andare in porta”.
Poi l’attaccante camerunese spiega le vicende estive che lo hanno portato a lasciare la Russia per approdare in Inghilterra, alla corte di Mou: “Quando sono iniziati i problemi all’Anzhi, subito mi sono messo in contatto con José ed è nata quest’opportunità. E visto che già avevo lavorato con lui all’Inter e ne ero rimasto felice, idem José, tutto si è risolto in maniera rapida. In Russia si gioca un buon calcio, ma è diverso da quello che la gente si immagina. Ho trascorso due anni meravigliosi con persone stupende che mi hanno sempre trattato benissimo. Però fa un freddo enorme! Il presidente Suleyman Kerimov è una grandissima persona.”.
Conclude con la vicenda riguardante il numero di maglia. Quest’anno infatti non veste il 9 come successo con il Barcellona e con l’Inter, bensì il 29. “Il 9 era occupato, così ho deciso di indossare il 29 perché mia figlia è nata proprio in un 29”. Poi un pensiero è rivolto anche alla ex squadra blaugrana: “Seguo la Liga Spagnola, più delle altre squadre il Barça“. L’argomento si sposta proprio sulla stella Lionel Messi, decisivo anche ieri nella sfida col Milan: “È incredibile questo ragazzo. Bisogna inventare una parola nuova per lui, le altre non bastano più”.