Catania, battuto il Sassuolo c’è il Cittadella anzi… la Roma

CATANIA – Per il Sassuolo la stagione è già cominciata con la vittoria sull’Avellino, valsa l’approdo al Massimino, una prima assoluta nella storia delle due società, mai incontratesi prima d’ora. Non è la prima per Eusebio Di Francesco invece, non contro il Catania, lo scorso anno, da tecnico del Lecce, la sconfitta interna contro il Catania di Montella, ad opera di Barrientos, è virtualmente costata la panchina, saltata poi nella gara successiva, contro il Napoli. Un senso di rivalsa? Probabilmente una ragione in più da trasmettere ai propri giocatori per rendere al meglio in una sfida giudicata ad handicap da lui stesso: “Il Catania ci è superiore ma non per questo accetterò un atteggiamento passivo”. Per il Catania di Maran, che deve fare a meno di Doukara e Bellusci per squalifica, Spolli e Castro per lievi acciacchi, è la prova generale in previsione della sfida di domenica prossima contro la Roma.

Foto di/Picture by Roberto Quartarone

E’ il Sassuolo a partire subito forte in una gara che nei primi minuti vede le due squadre studiarsi. Quello di Pavoletti è un brivido, un episodio, una traversa piena centrata girando a botta sicura e senza guardare, un cross ben preparato dalla sinistra. In ritardo sull’attaccante, è il 4° del primo tempo, la chiusura di Legrottaglie. Al 17° tiro a giro di Missiroli che cerca il goal “alla Del Piero” da fuori area, sul palo alla sinistra di Andujar, fuori di poco. Maran mischia le carte in campo ma Barrientos appare troppo costretto all’accademia e Bergessio, allargato quasi fosse un esterno nel tridente, proprio non convince. Dopo un colpo di testa di Izco, prima conclusione rossazzurra verso la porta, Maran riporta il centravanti nella sue posizione iniziale e naturale. Al 26′ Catania in difficoltà su contropiede ospite, Marchese costretto al fallo da ammonizione al limite dell’area per evitare pericoli peggiori. Al 24′ due occasioni per il Catania, con Marchese e Legrottaglie, entrambe su colpo di testa da calcio piazzato, respinte in angolo da Pomini.

I neroverdi si fanno preferire come interpretazione alla gara ed occasioni create, i rossazzurri tentano di recuperare punti ma un colpo di testa di Pavoletti, in planata su cross di Gazzola, al 26′, ricorda la pericolosità della formazione emiliana. Al 38° è ancora l’estremo difensore ospite a dir no alla correzione di testa operata da Bergessio sugli sviluppi di una punizione calciata da Lodi e sporcata, verso la porta, dalla barriera. Il Catania continua a correre rischi subendo pericolosi contropiedi, sintomo di equilibri precari. Si chiude con questa istantanea il primo tempo.

Il secondo tempo si apre con Bergessio, che al 3°, su diagonale defilato, conclude sui pugni di Pomini, quarto angolo. Insiste il Catania, cross di Alvarez, Almiron dal dischetto, in tuffo, ancora di testa, costringe Pomini all’ennesimo salvataggio in angolo. Al 58° risposta del Sassuolo con Troianiello, sombrero su Marchese a fondo campo, a tu per tu con Andujar palla indirizzata sotto le gambe dell’argentino, che le serra, e con esse l’inviolabilità della porta. E’ l’occasione più limpida della gara. Al 58° Almiron si conferma l’elemento più pericoloso dei rossazzurri indirizzando un insidioso rasoterra sul palo alla sinistra di Pomini, che non trattiene, a spazzare ci pensa la difesa. Al 60′ avventurosa uscita di Andujar su Pavoletti, accompagnato o rincorso fino alla linea di fondo. Due cambi nel Catania tra il 63° ed il 65°, dentro Morimoto e Biagianti, fuori Bergessio (parecchio nervoso) e Izco (stiramento). Al 72° la rete che porta in vantaggio il Catania, apparso più quadrato ed efficace nella seconda metà di gioco, in cui ha iniziato col prediligere il gioco lungo le fasce; sul cross di Alvarez, velo di Barrientos, palla a Gomez che da centro area scaglia di potenza alle spalle di Pomini. Tra primo e secondo tempo ci si chiede dove sia finito il Sassuolo, della squadra volitiva e propositiva che aveva concluso in vantaggio, ai punti, all’intervallo si vede ben poco e poi nulla o quasi dopo il vantaggio del Catania. All’86° Morimoto avrebbe la possibilità di concludere a rete da pochi passi ma si lascia anticipare dalla difesa. Termina dopo 4′ di recupero una gara che il Catania ha meritato di far propria interpretando bene sia la prima fase, di sofferenza, che la seconda, di maggiore propensione offensiva. Al prossimo turno ci sarà il Cittadella al Massimino ma, negli spogliatoi, il pensiero è rivolto già alla Roma, domenica, dove tutto sarà più complicato ma non impossibile, certo.

Catania – Sassuolo 1-0 (0-0)
Reti: 72° Gomez
Catania 4.3.3 Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Marchese, Capuano; Izco (dal 65° Biagianti), Lodi, Almiron (dal 73° Ricchiuti); Barrientos, Gomez, Bergessio (dal 63′ Morimoto). All. Maran (a disp. Frison, Spolli, Biagianti, Castro, Llama).
Sassuolo 4.3.3 Pomini, Gazzola, Bianco, Terranova, Longhi (dal 76° Laverone), Valeri (dal 77° Berardi), Magnanelli, Bianchi (dal 81° Falcinelli), Troianiello, Pavoletti, Missiroli. All. Di Francesco (a disp. Pigliacelli, Massoni, Laverone, Troiano, Berardi, Laribi).
Arbitro: Ciampi di Roma

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