Coppa Italia, il pensiero di Zamparini: “Lo Stato? Solo leggi stupide”
Il Palermo sta festeggiando la promozione diretta e matematica in Serie A. Un ritorno a distanza di un anno. Iachini, che ha preso il posto di Gattuso, ha saputo compiere il miracolo riportando nella massima competizione i rosanero.

Festeggiamenti in parte rovinati dagli avvenimenti che sono accaduti sabato sera prima e durante la finale di coppa Italia. A tornare sull’argomento è il presidente Zamparini. Il numero uno siciliano attacca lo Stato colpevole, secondo lui, di aver pensato solamente a stupide leggi e di non aver mai aiutato realmente le società calcistiche. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate all’emittente radiofonica Radio Capital: “Non si deve mettere tutto il peso sulle società, è troppo comodo ribaltare tutti sui presidenti mentre lo Stato è disfatto, le istituzioni sono morte, non c’è la certezza del diritto, non c’è la tutela del cittadino e così è anche negli stadi. Lo Stato deve metterci del suo, fare quelle cose che non ha fatto per vent’anni, ha fatto solo leggine, ha messo i tornelli pensando così di sistemare le cose ma non ha punito i delinquenti. La polizia conosce i violenti, basta dire a questi che non si devono presentare allo stadio. Noi non siamo un paese razzista o violento, i popoli nordici lo sono molto di più, eppure hanno risolto il problema“.
Secondo il presidente del Palermo è troppo facile dare la colpa ai club, spesso lasciati soli in balia degli ultras. Il calcio italiano prende un altro schiaffo da chi non vuole rispettare le leggi. Servono misure più forti. Il daspo potrebbe essere una soluzione al problema ma, come ha già annunciato il ministro Alfano, verranno presi provvedimenti anche penali. Unico modo per fermare questa ondata di violenza che sta accerchiando uno sport bello come il calcio.